Uccisione del comandante della GNR di Forlì
Il 23 maggio, a due giorni dalla scadenza del bando della RSI, che promette l'amnistia ai militari e ai civili “unitisi alle bande operanti in danno delle organizzazioni militari o civili dello Stato”, il capo partigiano Silvio Corbari fa credere di volersi arrendere con la sua banda nelle mani del Console colonnello Gustavo Marabini, comandante della GNR di Forlì.
Questi crede di avere a disposizione la migliore occasione per sgominare e sgretolare la resistenza armata romagnola e accetta un appuntamento con il ribelle nella sua stessa automobile. Ma Corbari a sorpresa lo uccide e si dà alla fuga.
La sua audacia ridà fiato al movimento di liberazione, sottoposto al ricatto del bando nazifascista. La notizia dell'uccisione di Marabini ha grande rilievo sulla stampa locale e nazionale. Dopo questo episodio la caccia a Corbari, imprendibile “primula rossa” e moderno Passatore della Resistenza romagnola, si farà più implacabile.
Adler Raffaelli, Guerra e liberazione: Romagna 1943-1945, Bologna, Editcomp, 1995, vol. 1: Storiografia, pp. 89-90
Touring club italiano, Emilia Romagna. Itinerari nei luoghi della memoria, 1943-1945, Milano, TCI, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2005, p. 130