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Dalla Cronologia

Accadde oggi, 20 luglio.

immagine di Licenziamenti alla Ducati
20 luglio 1953
Licenziamenti alla Ducati
Vengono annunciati 960 licenziamenti alla Ducati di Borgo Panigale (814 operai e 146 impiegati e tecnici). Il 27 luglio i sindacati proclamano uno sciopero generale provinciale a difesa dell'occupazione nell'industria metallurgica. Per una settimana i licenziati entrano ugualmente in officina, finchè l'ingresso non è loro impedito dalle forze dell'ordine. Inizia un presidio operaio davanti alla fabbrica, che durerà parecchi mesi, con l'aiuto dei cittadini e dei commercianti di Borgo Panigale. Dal 1° gennaio 1954 la Ducati è divisa in due società - la Ducati Elettrotecnica e la Ducati Meccanica - sotto il controllo della Finanziaria Breda. Viene sciolta l'originaria SSR Ducati. Tra i poli di attività della vecchia azienda, cessa quello pur promettente dell'ottica, reduce dal grande successo della rivoluzionaria microcamera “Sogno”.
immagine di Record mondiale di velocità ferroviaria
20 luglio 1939
Record mondiale di velocità ferroviaria
L'elettrotreno ETR 212, condotto dal macchinista Alessandro Cervellati, batte il record mondiale di velocità ferroviaria durante una corsa sperimentale tra Firenze e Milano. Nei pressi di Pontenure, tra Fidenza e Piacenza, il convoglio tocca i 203 Km orari. I 315 Km dell'intero percorso sono compiuti in 1 ora e 55 minuti, alla media di 164 Km orari. Per l'occasione la tensione di linea è elevata a 4.000 Volt. Il tratto appenninico della Direttissima, tra Firenze e Bologna, è completato in soli 39 minuti.
immagine di Eroico salvataggio nel canale di Reno
20 luglio 1878
Eroico salvataggio nel canale di Reno
Il lavandaio Cesare Tartarini non esita a buttarsi nelle acque infide del canale di Reno per salvare la vita a due bambini, che stanno annegando. Dopo aver tratto a riva il primo bimbo, il povero Tartarini compie un tentativo per recuperare anche l'altro, ma, stremato scompare nella corrente. Nel canale di Reno non sono rari disgrazie e tentativi di suicidio. Perciò in alcuni punti sono allestiti rudimentali servizi di salvataggio.
immagine di Rifugio antiaereo-tipo e ricoveri antiscoppio negli edifici statali
20 luglio 1934
Rifugio antiaereo-tipo e ricoveri antiscoppio negli edifici statali
La commissione tecnica presieduta dal Podestà presenta il 20 luglio un progetto di rifugio anti-aereo tipo per Bologna. Esso è stato sollecitato dal Governo a scopo soprattutto di propaganda, in occasione degli esperimenti parziali di protezione antiaerea previsti per l'estate 1934. L'obiettivo è allestire un grande ricovero al centro della città, dotato delle attrezzature necessarie e di facile accesso. Il locale prescelto dalla commissione è un ampio sotterraneo in Palazzo d'Accursio, nell'ala della caserma dei pompieri. Il progetto ha un costo di oltre 50.000 lire. Nell'ottobre 1935 verranno consegnati anche i relativi calcoli di stabilità. Nel 1936 saranno emanate norme per mettere in sicurezza edifici dello Stato, in modo da garantirne il funzionamento in caso di guerra. Sarà prevista la costruzione di ricoveri antiscoppio in cemento armato. A Bologna Il Genio civile verrà incaricato di predisporre i progetti per la Prefettura, la Questura, le carceri, le cliniche universitarie. Un efficiente rifugio “a prova di bomba” sarà ricavato nei sotterranei del palazzo dei telefoni in via Goito. Avrà pareti di cemento armato spesse un metro e il soffitto rinforzato da uno strato di rotaie. Sarà dotato di bagno, centralino telefonico, lunghi sedili accanto alle pareti e contenitori in zinco con riserve di acqua e cibo.
immagine di La mensa della Caritas
13 dicembre 1977
La mensa della Caritas
@ Fondazione San Petronio Onlus - Mensa della Fraternità Caritas
Il cardinale arcivescovo Antonio Poma (1910-1985) promuove, attraverso la Caritas diocesana, la mensa della fraternità. Assieme ad essa è istituita la Fondazione san Petronio, con l’obbiettivo di aiutare le persone con difficoltà economiche e problemi di inserimento nella società. Oltre alla mensa verranno sviluppati a questo scopo altri servizi, come l’armadio della fraternità, la distribuzione di sacchi a pelo, uno spazio per l’incontro, il servizio docce e barberia.
immagine di I pittori di Pompei
23 settembre 2022
I pittori di Pompei
@ Museo Civico Archeologico
Dal 23 settembre 2022 al 19 marzo 2023 il Museo Civico Archeologico ospita la mostra I Pittori di Pompei, curata da Mario Grimaldi e frutto della collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Sono esposte oltre cento opere, che in origine decoravano le antiche domus di Pompei e delle altre città dell'area vesuviana.  Esse consentono di avvicinarsi alla personalità artistica di pittori eccelsi - in gran parte rimasti sconosciuti - e di "esplorare i gusti e i valori" della società romana del I sec. a. C.
immagine di Il Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri
13 gennaio 2023
Il Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri
@ Piazza dell’Unità, 4/A, 40128 Bologna (BO)
Il 13 gennaio a Palazzo d'Accursio è inaugurato il Centro di studi e ricerche dedicato a Renato Zangheri (1925-2015), docente universitario, storico e uomo politico protagonista della storia amministrativa di Bologna. Fu infatti assessore alla cultura dal 1959 al 1970 e sindaco dal 1970 al 1983. Diretto da Walter Tega e Carlo De Maria, professori all'Alma Mater, il Centro custodisce e mette a disposizione degli studiosi la biblioteca di Zangheri, specializzata in storia politica ed economica contemporanea, e il suo archivio fotografico.  Promuove inoltre, attraverso borse di studio, la ricerca sulla sua biografia politica e culturale. Propone laboratori nelle scuole su temi civili a lui cari, quali la partecipazione democratica, il welfare, la pace, i diritti del lavoro. Intende infine condurre, con dibattiti e conferenze, una analisi politica e sociale dei problemi del presente.
immagine di Il Campionato Europeo di Calcio Under 21
16 giugno 2019
Il Campionato Europeo di Calcio Under 21
La 22a edizione del Campionato Europeo di calcio Under 21 si tiene dal 16 al 30 giugno in Italia e San Marino. Bologna ospita allo stadio Dall'Ara quattro partite del torneo, tra cui due della Nazionale azzurra: Italia-Spagna il 16 giugno, partita inaugurale, e Italia- Polonia il 19 giugno. Nel capoluogo emiliano si gioca anche una delle semifinali.
immagine di Giardino di Villa delle Rose
Giardino di Villa delle Rose
@ Giardino di Villa delle Rose
Una bella scalinata a più rampe e un sinuoso viale di platani poco lontano sono gli accessi che, da via Saragozza, risalgono il breve pendio verso la villa, ornata da un elegante loggiato (fu costruita nel ‘700 come casa di villeggiatura della famiglia Cella). Nel piazzale davanti all’edificio spicca un superbo esemplare di faggio; tutt’intorno sono disposte varie opere scultoree risalenti alla fine dell’‘800 e ai primi decenni del ‘900. Il parco, che si estende per poco meno di due ettari sulle prime pendici del colle della Guardia, è caratterizzato dalla presenza di un giardino ornamentale di sempreverdi soprattutto esotici (abeti di Spagna, tassi, cipressi, cedri, magnolie, pini, un’araucaria), siepi di Poncirus trifoliata e tasso, uno scenografico viale di ippocastani. Donata al Comune di Bologna nel 1916, la villa è stata per lunghi periodi sede della Galleria d’Arte Moderna, di cui oggi ospita mostre temporanee.
immagine di Palazzo Ariosti
Palazzo Ariosti
@ Ariosti
La pregevole facciata, iniziata nel 1730 da Carlo Francesco Dotti, venne compiuta nel 1775.
immagine di Palazzo Dal Monte
Palazzo Dal Monte
@ Dal Monte
L'elegante architettura classica fu probabilmente disegnata verso il 1529 da Andrea Marchesi da Formigine. Tra il 1782 e il 1787 l'edificio fu completamente modificato all'interno da Giovanni Storni, per conto del nuovo proprietario Stefano Monari. In quell'occasione Gaetano Gandolfi affrescò nella scala il Ratto di Deianira (1783-84); altre decorazioni spettano a Serafino Barozzi.
immagine di Ex chiesa di San Giorgio
Ex chiesa di San Giorgio
@ di San Giorgio
Costruita tra il 1589 e il 1633 su disegno di Tommaso Martelli per conto dei Padri Serviti, che vi rimasero fino alla loro soppressione nel 1797. Fu chiusa al culto dopo le devastazioni belliche e venne successivamente restaurata. Vi restano tracce delle due statue di Gabriele Brunelli nel presbiterio.
immagine di Giuseppe Raimondi
Giuseppe Raimondi
C'è in me il bisogno, l'istinto di spendermi; di offrire la mia umanità, accesa sotto il viso pallido, a qualcuno: agli uomini, a un'idea ... posso dire di avere avuto degli amici; sempre li scelsi fra i maggiori di meriti e di età. In loro compagnia, venivo costruendo la mia vita. Giuseppe Raimondi nasce a Bologna nel 1898. Il padre, di fede socialista, gestisce un negozio di stufe in piazza Santo Stefano, nei locali che furono del Caffè della Fenice. La madre gli trasmette "la materialità e la concretezza della parlata e del pensiero bolognesi". Frequenta il R. Liceo "Galvani" e da autodidatta entra in contatto con l'ambiente letterario cittadino. Dopo l'esperienza della guerra mondiale, alla quale partecipa come soldato del Genio, fonda e dirige il periodico letterario "La Raccolta", animato da poeti e scrittori in divisa, desiderosi "di far rinascere la cultura dopo le tragedie della guerra". La rivista, arricchita da riproduzioni di opere d'arte contemporanea, dedica una rubrica fissa alle avanguardie europee. E' chiaro il suo intento di "sprovincializzare Bologna e l'Italia, aprendole a nuove soluzioni espressive". Il modello della "Raccolta" sarà ripreso in parte dalla rivista "La Ronda", pubblicata dal 1919 al 1923, per la quale si trasferisce temporaneamente a Roma, come segretario di redazione. Ha qui l'occasione di frequentare autori quali Riccardo Bacchelli, Giuseppe Ungaretti, Vincenzo Cardarelli e di entrare in corrispondenza con poeti e scrittori europei come Guillame Apollinaire e Tristan Tzara. Di particolare importanza è l'incontro con Cardarelli, maestro di stile ed esempio di ritorno ai classici. Del poeta di Corneto Tarquinia curerà nel 1962 la raccolta delle Opere complete. Dopo pochi mesi nella capitale ritorna a Bologna e da qui si sposterà raramente: gli riesce congeniale vivere "appartato fra le mura solide della città delle torri, ma con gli occhi che [guardano] fin sotto la gabbia della Tour Eiffel". Nel 1926 conosce Leo Longanesi e per due anni collabora al periodico "L'Italiano" da lui fondato. Con lo scrittore romagnolo e il pittore Giorgio Morandi forma un trio di amici affiatati, che fa spesso capo alla fumisteria di Santo Stefano, divenuta nel tempo un recapito artistico-letterario di grande rilievo. Molte delle sue opere sono di tipo autobiografico. Tra esse Galileo ovvero dell'aria (1926), Domenico Giordani. Avventure di un uomo casalingo (1928), illustrato da Longanesi per l'Italiano Editore, Il cartesiano signor Teste (Firenze 1928), Giornale ossia taccuino (1925-1930), Assieme a Morandi, Arcangeli e Gnudi è arrestato nel 1943 come appartenete al gruppo azionista di Carlo Ludovico Ragghianti. Nel 1949 pubblica Giuseppe in Italia (1949), che ripercorre la sua vita dalla nascita alla Liberazione di Bologna, forse il suo capolavoro. Con Notizie dall'Emilia, anticipato nel 1946 da Anni di Bologna: 1924-1943, vince nel 1954 il premio Viareggio. La corsa riprende con quelli che formano il periodo durato fino a ieri, i libri arrivati in gruppo, come si vede nelle gare ciclistiche. "Le nevi dell'altro anno", "Il nero e l'azzurro", "Ligabue come un cavallo", che s'aggancia alla storia dell' "Ingiustizia". E l'ultimo a passare il traguardo segnato per terra: "La Chiave Regina". Pubblica inoltre scritti e saggi critici dedicati ad artisti, come l'importante monografia su Filippo De Pisis del 1952, il volume di ricordi Anni con Giorgio Morandi (1970), il romanzo Ligabue come un cavallo (1971). Il 10 ottobre 1978, nella sala dello Stabat Mater, riceve l'ambito premio "Archiginnasio d'oro", destinato a cittadini benemeriti nel campo della cultura e dell'arte. Muore a Bologna nel 1985.
immagine di Liceo Artistico
Liceo Artistico
@ via Cartoleria, 9, Bologna
Il Liceo Artistico era in origine il corso inferiore dell'Accademia di Belle Arti, dalla quale si è staccò nel 1923 con la riforma Gentile.
immagine di Francesco Albergati Capacelli
Francesco Albergati Capacelli
Le sue commedie sono piene di un saporoso mordente, e il costume del tempo è ritratto con fresca e chiara verità: il dialogo si svela attraverso una leggera sfumatura ironica, le persone e le cose appaiono riflesse in uno specchio che non deforma i valori umani. C'è sì, in quelle pagine, l'ombra di Goldoni, ma essa appare con modestia, come se avesse prestato all'Albergati la misura delle scene, il luminoso contorno delle figure secondarie.(A. Meluschi)Di nobile famiglia bolognese, Francesco Albergati è avviato fin da giovane alla carriera politica: nel 1751 è nominato senatore e nel 1753, a soli 25 anni, Confaloniere di Giustizia. Egli è“la tipica figura del gentiluomo del settecento scettico e credente, aristocratico, ma con numerose amicizie fuori dal suo mondo naturale, purché vi portassero originalità di ingegno, prestigio di nome, novità di gusto e di costume”. (Beseghi)Dopo il fallimento del suo matrimonio con Teresa Orsi, annullato per intercessione di papa Benedetto XIV, accentua la sua opposizione all'antico ordine. E' a capo della "Società letteraria", che dal 1781 pubblica le "Memorie Enciclopediche", periodico fautore delle nuove idee dell'Illuminismo.Si dedica con passione al teatro, come autore, attore e mecenate. Costruisce spazi teatrali sia nel palazzo di Bologna, che nelle ville di famiglia a Zola, Manzolino e Medicina, passando dall'uno all'altro con compagnie di comici di mestiere o formate da lui stesso con dilettanti e servitori.Scatena grandi polemiche nell'aristocrazia cittadina la sua decisione di fondare, assieme ai conti Orsi, il teatro accademico dei Ravvivati, nel quale non sono ammessi i nobili, né come attori, né come spettatori.E' intimo di Baretti e Goldoni, corrisponde con Voltaire, partecipa alla traduzione in italiano dell'Encyclopédie. Tramite l'Alfieri è aggiornato sulle vicende rivoluzionarie in Francia.Goldoni rievoca così le sue qualità sulle scene: “aveva, oltre il sapere e il suo genio, le prerogative più felici per l'arter della declamazione teatrale, potendosi dire che non vi fosse in Italia comico o dilettante capace di sostenere al pari di lui le parti eroiche della tragedia e quelle di amoroso nella commedia”.Nel triennio giacobino rimane in disparte, mentre è coinvolto in vari incarichi di tipo culturale e didattico - revisore delle stampe, ispettore degli spettacoli - sotto il successivo governo monarchico. La morte lo coglie poco dopo, ancora impegnato nel teatro, praticamente sulla scena.
immagine di Palazzo Poggi - Università degli Studi
Palazzo Poggi - Università degli Studi
@ via Zamboni, 33
Appoggiato alla lunga canna, con cui veniva mostrando i particolari, un pò curvo, ma di anatomia possente anche lui, come i grandi vecchi della Sistina, ansando leggermente, col respiro fitto del grande fumatore, Longhi premeva il campanello che avvertiva il tecnico di cambiare l'immagine; e intanto raccontava altre vicende bellissime e veneziane tra la fine del '400 e l'inizio del '500. A volte si chinava a massaggiarsi una caviglia, a volte scrutava verso di noi nel buio, ed era come se ci sentissimo chiamati da una vocazione che era la storia dell'arte. (G. Spettoli Lollini)
immagine di Le terre dipinte
Le terre dipinte
Piatti, bicchieri, zuppiere, presentatoi, vasi da farmacia, caffettiere, versatoi, lava mani, tazze da brodo, alzate, marescialle, crespine, rinfrescatoi per bottiglia e bicchiere, sottobicchieri, calamai, orinali da donna ... [ma anche] posate, sputacchiere, pomoli da zanetta, lucerne, spergoli da acqua santa, candelieri ... (Le più belle maioliche ... a cura di L. Foschini, Torino 2011, p. 22)
immagine di Gli istituti culturali a Bologna
Gli istituti culturali a Bologna
Bologna è per antonomasia città di cultura. Qui nell'XI secolo fu fondata la prima Università del mondo occidentale. Famosa per i portici, le torri, le numerose chiese e palazzi, vanta un vasto patrimonio storico-artistico custodito in oltre cinquanta musei e in tante biblioteche antiche e moderne.
immagine di Belle Époque
Belle Époque
Gli anni a cavallo tra Otto e Novecento costituiscono un periodo di grandi trasformazioni per Bologna: con l'abbattimento delle mura e la costruzione della centralissima via Rizzoli si comincia a realizzare il Piano Regolatore del 1889; si edificano nuovi quartieri periferici, si introducono moderni servizi quali i tram, l'acqua potabile nelle case, la luce elettrica ...
immagine di Bologna stazione centrale
Bologna stazione centrale
L’attuale fabbricato della stazione centrale di Bologna fu inaugurato nel lontano 1876, opera in stile neo-rinascimentale dell’ingegnere milanese Gaetano Ratti. A quel tempo Bologna era ormai il nodo ferroviario più importante d’Italia: diverse linee congiungevano le regioni del nord ed era già in funzione la ferrovia Porrettana, opera ardita dell’ingegnere francese Jean Louis Protche, che raggiungeva la Toscana attraverso gli Appennini.
immagine di Fabio Valentini
Fabio Valentini
Nato in provincia di Reggio Emilia, nel 1980. Dopo aver frequentato alcune scuole artistiche (tra cui l’Accademia di Belle Arti a Bologna), pubblica il suo primo fumetto, nel 2006, per la Coniglio Editore. Collaborerà con la rivista diversi anni, fino alla sua chiusura. Dal 2015, accortosi delle potenzialità dei social per la diffusione del fumetto, comincia la pubblicazione del suo primo webcomic: Zucco. Nel 2017 esce la graphic novel Il vuoto intorno a Sandra, edito da Shockdom. Quando non disegna fa street art e dipinge, partecipando a numerose esposizioni e realizzando le sue opere per tutt’Italia. Sempre per Shockdom pubblica, nel 2020, Il Fumettista su storia e sceneggiatura di Marco Torti.  
immagine di Emanuela Bartolotti
Emanuela Bartolotti
Ortica alias di Emanuela Bartolotti, lavora tra Milano, Bologna e Lecce. Dopo aver frequentato il liceo artistico nella sua città, Lecce, si trasferisce a Bologna per studiare e lavorare, si diploma all'Accademia di Belle Arti in Scenografia. Successivamente frequenta il PERF (Perfezionamento di Disegno animato e fumetto della Scuola del Libro di Urbino). Utilizza e sperimenta linguaggi diversi. Nel 2009 arrivano i primi riconoscimenti in ambito fotografico. Tra il 2005 e il 2009 illustra alcune copertine per diverse case editrici. Dal 2018 i primi riconoscimenti in animazione e alcune selezioni/mensioni speciali di festival nazionali/internazionali. A fine Luglio del 2024 viene pubblicata da momo edizioni la sua prima graphic novel " Dopo il naufragio".  
immagine di Massimo Mattioli
Massimo Mattioli
Massimo Mattioli, fumettista, è stato un innovatore nel fumetto italiano. Cofondatore insieme a Stefano Tamburini della rivista Cannibale nel 1977 a cui collaborano in seguito Andrea Pazienza, Filippo Scozzari e Tanino Liberatore. Ha pubblicato nelle più importanti riviste underground tra cui Frigidaire e tra le più “classiche” come il Giornalino dove pubblica una serie per i bambini, un coniglio rosa di nome Pinky nel 1973 che lo rende popolare. La serie di Pinky il coniglietto giornalista viene pubblicato sul Giornalino fino al 2014. Entra a far parte nella prima metà degli anni ottanta nel gruppo bolognese Valvoline. La casa editrice Coconino, ha deciso in questi ultimi anni di riproporre tutte le sue opere che sono caratterizzate da uno stile splatter, umoristico assai originale ed anticipatore.
immagine di Pavaglione
Pavaglione
@ via Archiginnasio, Bologna
Sotto il Pavaglione, antico salotto cittadino, hanno sede alcuni prestigiosi negozi ed esercizi. Ad esempio il bar Zanarini, dagli anni Venti all'angolo tra piazza Galvani e via Farini; la libreria Zanichelli, all'inizio del Novecento punto di incontro degli intellettuali raccolti attorno a Giosuè Carducci; la gioielleria Veronesi, trasferita da via Orefici nel 1922. Sotto il portico del Pavaglione si aprono anche due importanti istituti comunali: il museo civico archeologico e la biblioteca dell'Archiginnasio. > Tiziano Costa, Marco Poli, Conoscere Bologna, Bologna, Costa, 2004, p. 67