Una serie di risorse digitali dedicate alla documentazione della storia, della cultura, della società e delle istituzioni di Bologna e provincia con particolare attenzione all’800-900.
Dalla Cronologia
Accadde oggi, 26 marzo.

Le Officine Minganti trasformate in Centro commerciale
@ Via della Liberazione, 15, 40128 Bologna BO
Riaprono le Officine Minganti, uno dei simboli dello sviluppo industriale del dopoguerra. La grande fabbrica metalmeccanica di via Liberazione, realizzata dall'architetto Francesco Santini (1904-1976), ospita ora un centro commerciale, che ne conserva le antiche strutture e anche alcuni macchinari.
Il progetto di recupero, studiato dalla Open Project per conto di Coop Adriatica, si è già aggiudicato un importante premio al Mapic (The international retail property market) di Cannes.
Attorno alle Officine Minganti è prevista la riorganizzazione di servizi culturali, sociali e sportivi del quartiere.

Muore l'on. Beniamino Andreatta
Muore l'on. Beniamino Andreatta (1928-2007). Economista, ex ministro e dirigente democristiano, era in coma dal 1999 a causa di una ischemia cerebrale, sopraggiunta nel corso di una seduta parlamentare.
A Bologna è stato professore ordinario di politica economica e finanziaria nella Facoltà di Scienze Politiche e ha contribuito alla fondazione del centro di studi economici Prometeia.
Nel 2012 sarà intitolato al suo nome il Collegio universitario presso la Fondazione per le Scienze Religiose “Giovanni XXIII”.


Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
Divieto di sosta davanti al bar Otello
Un'ordinanza del sindaco vieta la sosta ai pedoni che ostacolano il traffico davanti al bar Otello in via Orefici. Il bar di Otello Montanari è il tradizionale luogo di ritrovo dei tifosi del Bologna FC.
Soprattutto il lunedì, davanti al locale, si formano numerosi capannelli per il commento delle partite domenicali. L'ordinanza susciterà accorate proteste e sarà presto ritirata.
"Donna Mater" di Mazzacurati a San Venanzio di Galliera
Renato Marino Mazzacurati (1907-1969) esegue nel 1950 la scultura Donna Mater in marmo peperino, una interpretazione moderna e laica della maternità, da sempre affidata all’iconografia della Madonna col Bambin Gesù.
L’artista vive in questi anni a Roma ed è riconosciuto come uno tra i maggiori scultori italiani. Dalla fine degli anni Venti è associato a Scipione, Mafai, Raphael, esponenti della cosiddetta Scuola di via Cavour o Scuola Romana, caratterizzata da un’arte espressionistica, “eccentrica e anarcoide” (Longhi).
Nel 1928 Mazzacurati ha soggiornato a Bologna per eseguire alcuni ritratti su commissione e vi ha conosciuto Leo Longanesi (1905-1957). Negli anni Trenta ha vissuto a lungo a Gualtieri (RE) ed è stato tra i primi a riconoscere e sostenere l’arte di Antonio Ligabue (1899-1965).
Al contrario di quanto ha sostenuto Arturo Martini (1889-1947) nel saggio La scultura lingua morta, pubblicato postumo nel 1948, Mazzacurati è convinto che essa abbia ancora valore e debba avere una destinazione pubblica.
Negli anni seguenti la sua produzione si orienterà soprattutto sul monumento celebrativo della Resistenza (Parma, Mantova, Napoli ...).
Dopo la morte dell’artista, la famiglia Fedi Mazzacurati cederà in comodato la scultura Donna Mater al Comune di Galliera. Essa verrà collocata nella frazione di San Venanzio, suo luogo natale, davanti al municipio (Palazzo Bonora).


Edifici, giardini e canali
Notizie sugli edifici storici, i giardini e i canali di Bologna. Con mappa, bibliografie, immagini, link.
Ex Chiesa di Santa Lucia
Fatta erigere dai Gesuiti, a partire dal 1623, su disegno di Girolamo Rainaldi. Il maestoso interno, a navata unica, riprende lo schema della chiesa del Gesù di Roma, con ricca decorazione in stucco. La facciata è rimasta incompiuta così come la parte absidale e la cupola. L’attuale abside è di Vincenzo Vannini (1840). All’interno si conserva una Madonna col bambino dello scultore Giuseppe Mazza. La chiesa, restaurata nel 1988, è ora adibita ad Aula Magna dell’Università.
Giardino della Lunetta Gamberini
Il nome del giardino ricorda la linea difensiva voluta dal generale Fanti tra il 1860 e il 1867, che contava 9 forti e 17 lunette munite di cannoni intorno a Bologna e sparse fortificazioni sulle colline. La lunetta prese il nome da una Cà Gamberini che sorgeva nei pressi della via Emilia. L’ingombrante trincea fu un’apparizione effimera, perché il piano regolatore del 1889 ne decretò il rapido smantellamento. Furono conservati solo piccoli presidi, come la Lunetta Gamberini, adibita alla fabbricazione di fulminato di mercurio. Il complesso dell’area verde, che si estende per 14,5 ettari, è frutto di una serie di acquisizioni degli anni ’70. Circondata da una folta siepe con alberi di Giuda, forsizie, scotani, sanguinelli, sinforine e altri arbusti ornamentali, ospita al suo interno impianti sportivi, scuole, un centro sociale e un centro giovanile. Gli ampi prati sono spesso ombreggiati da filari di pioppi bianchi e tigli. Dall’ingresso di via Sigonio, oltre un prato alberato, si alza un rilievo, con le pendici rivestite di robinie, biancospini e olmi, che era probabilmente il nucleo centrale della vecchia postazione.


Scrittori e scrittrici
Una mappa dedicata agli scrittori a alle scrittrici che hanno operato e vissuto a Bologna nell'800 e nel 900: i salotti, i caffè, le istituzioni culturali, le abitazioni.Un modo per conoscere e amare di più la città.
Teatro Contavalli
L'Accademia de' Filodrammaturgi intenta a beneficiare la classe indigente, ha divisato di non rimanersi oziosa nella sera di Martedì prossimo 3 imminente Febbraio, ultimo giorno di Carnevale, la detta sera il Teatro Contavalli sarà pubblicamente aperto, e l'Accademia suddetta si esporrà colla Rappresntazione intitolata: Gli errori d'un padre e d'un figlio.L'introito di questa Rappresentazione è devoluto alla Casa di Ricovero.
Bologna, 31 gennaio 1818
Casa - Via Marsala
Uno spiccato odore non proprio di spazzatura, ma di cose, di detriti di carta e di cenci, di scatole e di coperchi di cartone: le scatole di cartone negli infiniti loro usi domestici, e di frammenti di oggetti decaduti e sommersi nel naufragio di una vecchia casa di piccola borghesia, era quello che colpiva entrando nella stanza bolognese di De Pisis ...
(G. Raimondi)

Bologna dei fumetti
Bologna dei fumetti elenca tutti gli autori e le storie ambientate nei luoghi della città di Bologna.
L’industria del fumetto: dall’Isola Trovata a Coconino
Le iniziative editoriali più interessanti, che, pur nella loro esistenza effimera, portano al decollo dell’industria bolognese del fumetto, nascono negli anni Ottanta da Luigi Bernardi e da reduci dell’esperienza “Valvoline” come Daniele Brolli e Igor Tuveri.
La critica, le scuole, i festival, i premi
Si può dire che gran parte della critica più autorevole del fumetto è nata a Bologna, in ambito universitario e non.
Dai pionieristici studi di Umberto Eco, con Apocalittici e integrati, ad autorevoli corsi e saggi sul linguaggio e la semiotica dei fumetti, da parte di studiosi come Daniele Barbieri e Omar Calabrese, a introduzioni critiche del fumetto nel contesto del più vasto mondo dell'arte e della comunicazione visuale da parte di docenti del DAMS, quali Renato Barilli, Francesca Alinovi, Roberto Daolio, Carlo Branzaglia.


Bibliografie
Percorsi di lettura per imparare a conoscere la città di Bologna.
La montagna bolognese nel medioevo
"Case di pietra, ponti di pietra grigia. In uno scenario di bellezza antica, tocca il Reno a Marzabotto i borghi di case murate al sasso, che lo sovrastano e sentono urtare dalle fondamenta ... Al piano si allarga e si sfianca, dove lo raggiungono le ombre dei parchi gentilizi e dei mulini fragorosi".
Rinascimento a Bologna
"Non c'è maggior disastro nella storia dell'arte della fiammata d'odio che distrusse il palazzo Bentivoglio"
Così Cecilia M. Ady commentava il "guasto" della Domus Aurea dei signori di Bologna da parte del popolino aizzato da Ercole Marescotti e Camillo Gozzadini.


Sindaci del dopoguerra
Questa sezione di Bologna online ospita informazioni sui sindaci di Bologna nel secondo dopoguerra. Offre schede biografiche, notizie sui loro mandati e la composizione delle giunte; segnala inoltre libri, saggi, articoli disponibili nella biblioteca Salaborsa.
Matteo Lepore
Matteo Lepore è nato a Bologna, nel quartiere Savena, nel 1980.
Si diploma presso il Liceo classico Galvani e si laurea in Scienze politiche all'Università di Bologna. Dopo la laurea svolge un periodo di stage a Bruxelles presso l'Ufficio di collegamento con le Istituzioni europee della Regione Emilia-Romagna.
Tra il 2007 e il 2009 consegue un Master in Relazioni internazionali, un Master in Edilizia e urbanistica e un Master in Economia della cooperazione all’Università di Bologna.
Renzo Imbeni
Renzo Imbeni è nato a Modena il 12 ottobre 1944. Dopo il diploma all'Istituto Tecnico Commerciale, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bologna.

Nuvole in Appennino
Può capitare che gli autori di fumetti - tipi strani, un po' matti, solitari - si ritirino a disegnare o a vivere fuori città, portando con sé solo carta e matita. Ogni tanto, però, nei loro lontani rifugi si radunano e allora son chiacchiere e bicchieri di vino.