Una serie di risorse digitali dedicate alla documentazione della storia, della cultura, della società e delle istituzioni di Bologna e provincia con particolare attenzione all’800-900.
Dalla Cronologia
Accadde oggi, 05 dicembre.
Eco Tree il primo albero di Natale a pedali
@ Piazza del Nettuno, 40124 Bologna (BO)
Il tradizionale albero di Natale di piazza Nettuno si illumina nel 2009 in modo speciale: è infatti collegato a una serie di biciclette e tutti i cittadini possono contribuire, pedalando, ad accenderlo di notte.
Il progetto è dell'arch. Francesca Lenzi, presidente della Cooperativa sociale Le Ali e di Mario Nanni della ditta di illuminazione Viabizzuno.
Le decorazioni dell'albero sono in plastica riciclabile e dopo le feste diventeranno indumenti di pile per bambini. Anche le bici saranno riutilizzate: contribuiranno a illuminare nelle sere estive il parco Cavaioni, inserite nel progetto Energie nei colli. L'idea di Eco Tree sarà replicata in altre città Italiane.
Giornata inaugurale dell'Alta Velocità
Primo giorno dell'Alta Velocità, con una corsa inaugurale da Salerno a Torino. Si incontrano nella stazione centrale, ai piedi del treno Frecciarossa, i sindaci di Firenze e Bologna.
Le due città sono ora collegate da un percorso ferroviario di 78,5 chilometri, di cui 73 in galleria e il viaggio dura solo 37 minuti.
Il cuore dell'intera linea è la tratta Milano-Roma, che i treni Frecciarossa percorrono oltre 70 volte al giorno in meno di tre ore.
Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
Ritorno di Byron a Bologna
Lord Byron ritorna a Bologna il 10 agosto. E’ stato di poco preceduto dalla contessa Guiccioli e dal suo legittimo consorte diretti a visitare alcune loro proprietà nel territorio di Molinella. I due alloggiano a palazzo Savioli, in via Galliera.
L'appartamento affittato poco lontano da Milord è occupato dalla servitù. Il poeta vive di fatto a palazzo Savioli con i Guiccioli, sotto gli occhi della polizia pontificia, preoccupata per la presenza in città di un noto libertino e sospetto carbonaro.
L'11 agosto assieme ai conti Guiccioli assiste all'Arena del Sole alla rappresentazione della Mirra di Alfieri, riportanto un "soffocante raccapriccio" per la prova dell'attrice protagonista Anna Maria Bazzi.
Durante il suo soggiorno, il “Lucifero inglese” incontra "il fiore della società intellettuale" bolognese.
Alcuni dei protagonisti frequentano il salotto letterario di Cornelia Rossi Martinetti, come Francesco Rosaspina e Antonio Basoli, apprezzati pittori e incisori, l'ingegnere Giambattista Giusti, il poeta Marchetti, il conte Francesco Benedetti, assiduo di Dante e assessore dell'Accademia Felsinea.
Il professore Paolo Costa, che è tra i più assidui della contessa lughese, in seguito darà ospitalità ai due amanti nel suo rifugio di Firenze e a lui Byron dedicherà il poemetto The Bride of Abydos.
E' assente invece da Bologna il critico e letterato Pietro Giordani, anch’egli caro amico della Martinetti e di Canova, conosciuto da Byron a Venezia.
Tra gli incontri di Milord, molto apprezzato è quello con il cardinale Mezzofanti, definito un "portento glottologico".
Il 15 settembre Byron e Teresa lasciano Bologna, sempre ben sorvegliati dalla polizia, e si separano dal conte Alessandro Guiccioli. Tornano verso Venezia, e lungo il percorso visitano Arquà e i colli Euganei.
Milord sarà a Bologna un'ultima volta nell'ottobre 1821, di passaggio per Pisa. Nella "City of Sausages" farà ancora visita al cimitero della Certosa e al suo incredibile custode-cicerone Germano Sibaud, circondato di teschi.
Fucilati sei partigiani della Brigata Matteotti di città
Il 16 aprile termina davanti al Tribunale straordinario di guerra di Bologna il processo contro un gruppo di appartenenti alla 3a Brigata Matteotti, arrestati il 26 marzo durante una retata della polizia e delle brigate nere e accusati di partecipazione a banda armata, diserzione e alto tradimento.
Sei di essi sono condannati a morte e fucilati la sera del 17 aprile da brigatisti neri e militi del RAP (il Reparto Arditi della Polizia ausiliaria) presso le rovine dell'Ospedale Maggiore in via Riva Reno.
Sono Otello Bonvicini (Giorgio, 1914-1945), comandante della brigata e rappresentante del Partito socialista nel comando delle SAP di Bologna (madaglia d'oro al V.M.), Salvatore Cabras, Federico Benfenati, Cesarino e Pietro Gruppi, Alessandro Ventura.
Altri quattro patrioti - Vincenzo Baccaro, Mario Paganini, Giuseppe Poggi e Amedeo Simili - sono condannati all'ergastolo, uno a 15 e altri quattro a 10 anni di carcere.
Il comandante Bonvicini è a lungo torturato e poi giustiziato, nonostante l'intercessione del cardinale Nasalli Rocca presso i comandi fascisti.
Edifici, giardini e canali
Notizie sugli edifici storici, i giardini e i canali di Bologna. Con mappa, bibliografie, immagini, link.
Ex Chiesa di Santa Lucia
Fatta erigere dai Gesuiti, a partire dal 1623, su disegno di Girolamo Rainaldi. Il maestoso interno, a navata unica, riprende lo schema della chiesa del Gesù di Roma, con ricca decorazione in stucco. La facciata è rimasta incompiuta così come la parte absidale e la cupola. L’attuale abside è di Vincenzo Vannini (1840). All’interno si conserva una Madonna col bambino dello scultore Giuseppe Mazza. La chiesa, restaurata nel 1988, è ora adibita ad Aula Magna dell’Università.
Giardino della Lunetta Gamberini
Il nome del giardino ricorda la linea difensiva voluta dal generale Fanti tra il 1860 e il 1867, che contava 9 forti e 17 lunette munite di cannoni intorno a Bologna e sparse fortificazioni sulle colline. La lunetta prese il nome da una Cà Gamberini che sorgeva nei pressi della via Emilia. L’ingombrante trincea fu un’apparizione effimera, perché il piano regolatore del 1889 ne decretò il rapido smantellamento. Furono conservati solo piccoli presidi, come la Lunetta Gamberini, adibita alla fabbricazione di fulminato di mercurio. Il complesso dell’area verde, che si estende per 14,5 ettari, è frutto di una serie di acquisizioni degli anni ’70. Circondata da una folta siepe con alberi di Giuda, forsizie, scotani, sanguinelli, sinforine e altri arbusti ornamentali, ospita al suo interno impianti sportivi, scuole, un centro sociale e un centro giovanile. Gli ampi prati sono spesso ombreggiati da filari di pioppi bianchi e tigli. Dall’ingresso di via Sigonio, oltre un prato alberato, si alza un rilievo, con le pendici rivestite di robinie, biancospini e olmi, che era probabilmente il nucleo centrale della vecchia postazione.
Scrittori e scrittrici
Una mappa dedicata agli scrittori a alle scrittrici che hanno operato e vissuto a Bologna nell'800 e nel 900: i salotti, i caffè, le istituzioni culturali, le abitazioni.Un modo per conoscere e amare di più la città.
Sirena del Pincio
Bella mia, dal fondo algosoDel mar nostro vieni su!In te vuole il suo riposoLa mia bronzea gioventú.
...
(G. Carducci)
Santuario di S. Maria della Vita - Il Compianto
Infuriate dal dolore, dementate dal dolore erano le Marie. Una, presso il capezzale, tendeva la mano aperta come per non vedere il volto amato; e il grido e il singulto le contraevano la bocca, le corrugavano la fronte il mento il collo. Ascoltami. Puoi tu imaginare che cosa sia l'urlo pietrificato? Puoi tu imaginare nel mezzo della tragedia cristiana l'irruzione dell'Erinni?
(G. D'Annunzio, Le faville del maglio, 1914)
Bologna dei fumetti
Bologna dei fumetti elenca tutti gli autori e le storie ambientate nei luoghi della città di Bologna.
La critica, le scuole, i festival, i premi
Si può dire che gran parte della critica più autorevole del fumetto è nata a Bologna, in ambito universitario e non.
Dai pionieristici studi di Umberto Eco, con Apocalittici e integrati, ad autorevoli corsi e saggi sul linguaggio e la semiotica dei fumetti, da parte di studiosi come Daniele Barbieri e Omar Calabrese, a introduzioni critiche del fumetto nel contesto del più vasto mondo dell'arte e della comunicazione visuale da parte di docenti del DAMS, quali Renato Barilli, Francesca Alinovi, Roberto Daolio, Carlo Branzaglia.
L’industria del fumetto: dall’Isola Trovata a Coconino
Le iniziative editoriali più interessanti, che, pur nella loro esistenza effimera, portano al decollo dell’industria bolognese del fumetto, nascono negli anni Ottanta da Luigi Bernardi e da reduci dell’esperienza “Valvoline” come Daniele Brolli e Igor Tuveri.
Bibliografie
Percorsi di lettura per imparare a conoscere la città di Bologna.
Sindaci del dopoguerra
Questa sezione di Bologna online ospita informazioni sui sindaci di Bologna nel secondo dopoguerra. Offre schede biografiche, notizie sui loro mandati e la composizione delle giunte; segnala inoltre libri, saggi, articoli disponibili nella biblioteca Salaborsa.
Sergio Cofferati
Sergio Gaetano Cofferati nasce a Sesto ed Uniti, in provincia di Cremona, il 30 gennaio del 1948. Dopo il diploma di perito meccanico, si iscrive alla Statale di Milano, facoltà di matematica.
Matteo Lepore
Matteo Lepore è nato a Bologna, nel quartiere Savena, nel 1980.
Si diploma presso il Liceo classico Galvani e si laurea in Scienze politiche all'Università di Bologna. Dopo la laurea svolge un periodo di stage a Bruxelles presso l'Ufficio di collegamento con le Istituzioni europee della Regione Emilia-Romagna.
Tra il 2007 e il 2009 consegue un Master in Relazioni internazionali, un Master in Edilizia e urbanistica e un Master in Economia della cooperazione all’Università di Bologna.
Nuvole in Appennino
Può capitare che gli autori di fumetti - tipi strani, un po' matti, solitari - si ritirino a disegnare o a vivere fuori città, portando con sé solo carta e matita. Ogni tanto, però, nei loro lontani rifugi si radunano e allora son chiacchiere e bicchieri di vino.