copertina di Quindici giorni senza testa
Dave Cousins

Quindici giorni senza testa

Narrativa San Paolo ragazzi
San Paolo, 2013
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Sei tu che crei la tua sorte - ecco cosa diceva Nonna. Credeva che, se ti aspetti il peggio, è proprio ciò che ottieni. Ma se conti sul fatto che accadono cose buone, esse di solito accadono. Il potere del pensiero positivo
Laurence ha quindici anni, un fratellastro di sei, ha perso il padre e ha una madre che appena tornata dal lavoro, puntualmente, si scola una bottiglia di vino. Sarà perché spesso gli tornano in mente le parole della nonna, che lo spronano a combattere e ad essere positivo, che effettivamente Laurence non vuole proprio darsi per vinto. Si occupa del fratellino, accompagnandolo a scuola e attendendolo ai cancelli quando esce, delle faccende di casa, e cercando di arginare il più possibile l'atteggiamento collerico e incostante della madre. Ma Laurence non si accontenta di sopravvivere, sogna che le cose migliorino, che la mamma guarisca e che finalmente loro tre possano essere felici. E per questo ha un asso nella manica, un segreto: tutte le sere, si spaccia per il padre morto, e partecipa a un quiz radiofonico che ha come montepremi una vacanza in un paradiso tropicale per l'intera famiglia. E' convinto che la vacanza avrà un effetto talmente positivo sulla madre da indurla ad abbandonare per sempre la bottiglia. Ma anche l'ottimismo più saldo inizia a vacillare quando una sera la madre sparisce e non fa più ritorno.