edifici storici

Girando per Bologna, è possibile vedere su edifici antichi e contemporanei cartelli informativi di forma ovale situati in prossimità dei portoni. Sono i cartigli, i cui testi riportano brevi notizie storico-artistiche relative agli edifici: proprietari, architetti, opere d'arte conservate, eventuali restauri.

  • Chiesa della SS. Annunziata

    Fondata nel 1304 da monaci basiliani armeni, passò nel 1475 ai Minori Osservanti che ne rimaneggiarono completamente la struttura. Nel corso del XVII secolo ne venne modificato l'interno e nel 1690 si eresse il campanile. Nel portico cinquecentesco si conservano pitture di G. Lippi e P. Carracci (1619). Nell'interno, affreschi nell'abside di A. Bigari e D. Zanotti con sculture in stucco di profeti di G. Rossi (1792); dipinti di B. Pupini e P. F. Cavazza.
    Vai al dettaglio
  • Ex convento di Santa Maria degli Angeli

    Antico convento camaldolese, venne eretto nel 1330; l'edificio passò nel 1598 al Collegio Montalto. Qui si trovava il polittico di Giotto, ora nella Pinacoteca Nazionale. Del complesso originario resta la bifora quattrocentesca della facciata, con rilievi in terracotta.
    Vai al dettaglio
  • Chiesa di San Michele in Bosco

    L'edificio, di origine duecentesca e appartenente al convento olivetano, risale al 1437-55; fu trasformato, forse su progetto di B. Rossetti, nel 1517-23. Il portale, su disegno di B. Peruzzi, è del 1523. Nell'interno dipinti di C. Cignani (1665), A. M. Colonna, D. M.Canuti (1682-84), G. Pizzoli, J. A. Calvi A. Tiarini, G. M. Viani. Il sepolcro Ramazzotti è di A. Lombardi (1533). Nella sacrestia si conservano affreschi di Biagio Pupini, Girolamo da Capri e, nella cappella, di fra' Paolo Novelli (1622).
    Vai al dettaglio
  • Ex convento di San Michele in Bosco

    Qui si stabilirono nel 1364 gli Olivetani, cui si deve la costruzione del complesso realizzato alla metà del XV secolo. Nel 1513 si fabbricò la libreria, il refettorio, il chiostro e si ampliò il campanile. Poi su disegno di P. Fiorini si edificò il chiostro ottagonale (1602-4), ove Ludovico Carracci e i suoi allievi dipinsero celebri affreschi. Notevoli sono il monumentale corridoio, lungo 162 metri, e la biblioteca di G.G. Monti, con affreschi di D. M. Canuti e E. Haffner (1677). Nel passaggio verso la chiesa, lastra tombale con rilievo di Jacopo della Quercia (1435).
    Vai al dettaglio
  • Chiesa di San Vittore

    Ricordata già nel XI secolo, appartenne ai canonici lateranensi di San Giovanni in Monte; passò poi ai Filippini della Madonna di Galliera nel 1830. L'edificio del XI-XII secolo fu ampliato nel XV secolo; il chiostro fu ricostruito nel Quattrocento conservando parte delle colonnine del precedente complesso romanico. All'interno si conservano tracce di affreschi del XV secolo. Nel corostalli intagliati, nel 1426, da Pellegrino degli Anselmi e Pitro di Antonio e importanti affreschi del XIII secolo.
    Vai al dettaglio
  • Villa Aldini

    Fatta costruire da Antonio Aldini, ministro di Napoleone, nel 1811-16, su disegno di Giuseppe Nadi. Il rilievo del timpano, raffigurante l'Olimpo è di Giacomo de Maria (1815). All'interno si conservano sale neoclassiche affrescate da Felice Giani. Nel retro la villa ingloba l'ex santuario o rotonda della Madonna del Monte, risalente alla seconda metà del XII secolo, con affreschi coevi.
    Vai al dettaglio
  • Chiesa di San Paolo in Monte

    Edificata dai Minori Osservanti nel 1403, fu totalmente ricostruita da Vincenzo Vannini nel 1828 in stile neoclassico. Nell'interno si conservano dipinti di G. Gatti, C. Cignani, E. Sirani, B. Burrini, Orazio di Jacopo (1445 c.); sculture di F. Scandellari. Nel convento opere di F. Pedrini, A. Beccadelli; sculture di G. Pignoni, A. G. Piò; nella sacrestia dipinti di O. Samacchini, G.F. Gessi, N. Bertuzzi, L. Crespi, A. Magnoni, nel refettorio opere di L. Tadolini, A. e L. Crespi, J. A. Calvi, G. e U. Gandolfi, G. Varotti, G. Pedretti.
    Vai al dettaglio
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate

    Fondata nel 1328, fu completamente rinnovata nel 1615, su disegno di Floriano Ambrosini. All'interno dipinti di P. e L. Fontana, D. Calvaert, B. Ramenghi detto il Bagnacavallo e pala d'altare di F. Fabbi (1902). A fianco della chiesa si trova il vasto palazzo, già Collegio Montalto, costruito nel 1587-88, su progetto di P. Fiorini; ingrandito poi nel 1622, venne ornato, nel 1766, con decorazioni nella facciata di P. Fancelli e M. Tesi, ora scomparse.
    Vai al dettaglio
  • Santuario del Corpus Domini detto della Santa

    Costruito tra il 1477-80, fu riprogettato da G. G. Monti nel 1687, conservando inalterato il pregevole portale quattrocentesco in terracotta, attribuito allo Sperandio. L'intero edificio subì gravi danni nei bombardamenti del 1943. Nell'interno affreschi di M. A. Franceschini, realizzati insieme a L. Quaini e E. Haffner (1687-95); stucchi di G. Mazza, A. G. Piò, P. Tadolini; dipinti di D. Calvaert, L. Carracci, M. A. Franceschini. In una cappella, affrescata da M. A. Franceschini, si conserva il corpo incorrotto di Santa Caterina dè Vigri.
    Vai al dettaglio
  • Ex monastero di San Procolo

    Il monastero benedettino, che risaliva al secolo XI, fu eretto nei secoli XVI-XVII. Il complesso si articola attorno a tre chiostri costruiti su disegno di Giacomo e Benedetto dalla Torre (1547), di Domenico Tibaldi (1577-86) e di Giulio dalla Torre (1613-28). Nel refettorio si conserva la Pesca miracolosa affrescata da Lionello Spada nel 1607; in altri ambienti, dipinti di Alessandro Tiarini (1639-40). Nel 1797 vi trovò sede l'antico ospizio degli esposti o "bastardini".
    Vai al dettaglio
  • Chiesa di San Procolo

    Il primitivo edificio romanico fu trasformato già nel 1384 e ampliato da A. Morandi detto il Terribilia (1535-37); modifiche furono fatte nella parte absidale da D. Tibaldi e poi da C. F. Dotti al quale si deve il coro (1744). La facciata è stata restaurata nell'Ottocento. All'interno si trova l'altar maggiore di A. Torreggiani (1752) con affresco di G. Pedretti; la cappella di San Procolo, sempre del Torreggiani, con dipinto di F. L'Ange e opere di B. Cesi, E. Graziani, F. Pedrini. L'altare è costituito dall'arca di San Procolo, sarcofago romano del IV secolo, modificato nel XIV.
    Vai al dettaglio
  • Casa Moreschi poi Berti

    All'interno si conserva una scala di elegante architettura settecentesca, ornata con statue di Virtù in terraccotta di Angelo Gabriello Piò.
    Vai al dettaglio
  • Palazzo Fava da San Domenico

    Costruito verso il 1573 su probabile disegno di Francesco Morandi detto il Terribilia, per volere di Giacomo Maria Fava. Al piano nobile si conserva un ricco fregio affresco con Storie bibliche attribuito a Cesare Baglione (1580 c.).
    Vai al dettaglio
  • Palazzo Marsigli

    Residenza di Luigi Ferdinando Marsigli, generale e fondatore dell'Istituito delle Scienze, l'edificio fu ammodernato da Carlo Francesco Dotti nel 1735. All'interno si conservano affreschi di A. M. Colonna. Nell'angolo della facciata singolare balcone coperto del 1685.
    Vai al dettaglio
  • Palazzo Sanuti Bevilacqua

    Iniziato per conto di Nicola Sanuti nel 1477, passò nel 1484 a Giovanni II Bentivoglio. L'elegante cortile a capitelli di Tommaso Filippi da Varignana e fregio in cotto bentivolesco, identico a quello del portico di San Giacomo. Nell'interno, che ospitò sedute del Concilio di Trento, si conservano vaste tempere settecentesche di G. A. Bettini e A. Rossi (1748).
    Vai al dettaglio
  • Palazzo Legnani poi Pizzardi

    Iniziato nel 1587, su progetto di F. Terribilia e F. Guerra come residenza senatoria della famiglia Legnani, l'edificio si arricchì verso il 1677 di uno scalone costruito da Gabriele Chelini. Nel cortile si trovano due copie di centauri romani, opera di P. Tadolini, cui si deve anche l'Ercole con divinità fluviali (1765) nella nicchia costruita da suo fratello Francesco. Sulle porte dell'atrio, busti di G. M. Mazza. L'esterno fu ammodernato da A. Zannoni nel 1868-69; nelle sale, decorazioni coeve di A. Guardassoni, G. C. Ferrari, A. Muzzi, G. Lodi.
    Vai al dettaglio
  • Oratorio di San Giovanni Battista dei Fiorentini

    È sovrapposto all'antica chiesa di Santa Maria Rotonda dei Galluzzi, poi ammodernata da Giuseppe Tubertini nel 1793. L'interno presenta nella volta affreschi con la Gloria di San Giovanni Battista di M. Aldrovandini e D. Baroni (1668-71) e, nelle pareti, di G. Rolli e P. Guidi (1699). L'attigua torre dei Galluzzi fu eretta nel 1257.

    Vai al dettaglio
  • Chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini

    Ricostruita nel 1535 sul precedente edificio duecentesco, fu rinnovata con facciata di F. Tadolini (1765), che progettò anche l'attiguo convento. All'interno si conservano, nella volta, affreschi di G. Boni e G. Garofalini (1714); nel presbiterio, di G. A. Burrini e E. Haffner (1688); dipinti di M. A. Franceschini, L. Massari, Mastelletta; statue di G. Mazza. La sacrestia, su disegno di F. Tadolini, ha stucchi di suo fratello Petronio, A. Gamberini, P. M. Bugatti (1765) e pala di G. Sabbatini.
    Vai al dettaglio
  • Chiesa di Santa Maria Labarum Coeli detta la Baroncella

    Costruita nel 1780, su progetto di Angelo Venturoli, conserva all'interno un dipinto di Giacomo Cavedoni e sull'altare un'Immacolata Concezione di Gaetano Gandolfi, fra rilievi in stucco di Giacomo Rossi ed ornati di Antonio Gamberini.
    Vai al dettaglio
  • Mura della città

    Avanzi dell'ultima cerchia murata costruita nei secoli XIII-XIV; fu demolita in gran parte agli inizi del Novecento.
    Vai al dettaglio