Cartigli di Bologna

edifici storici

Girando per Bologna, è possibile vedere su edifici antichi e contemporanei cartelli informativi di forma ovale situati in prossimità dei portoni. Sono i cartigli, i cui testi riportano brevi notizie storico-artistiche relative agli edifici: proprietari, architetti, opere d'arte conservate, eventuali restauri.

copertina di Palazzo Caprara
Palazzo Caprara
Elegante costruzione del 1603 di scuola vignolesca. All'ingresso è conservato un mosaico romano del II secolo d.c., raffigurante un delfino nero su campo bianco, rinvenuto dalla famiglia Lenzi durante scavi fatti nel secondo cortile nel 1955.
copertina di Palazzo Ercolani
Palazzo Ercolani
Eretto da A. Venturoli nel 1793, ha una scalona e una loggia con statue in stucco di Giacomo de Maria (1800-2). Al pianterreno stanza "alla boschereccia" di R. Fantuzzi (1810). Nella volta dello scalone la Gloria d'Ercole di F. Pedrini e D. Zanotti (1799 c.); al piano nobile, salone di F. Pedrini e di F. Minozzi (1798), sala con l'Apollo e le Ore di F. Pedrini, negli altri ambienti dipinti di L. Busatti e S. Barozzi, A. Basoli, P. Fancelli, G. Frulli, stanza "alla cinese" di V. Armani (1803-4).
copertina di Ex Chiesa S. Maria Rotonda dei Galluzzi
Ex Chiesa S. Maria Rotonda dei Galluzzi
Chiesa gentilizia della famiglia Galluzzi, è ricordata nel 1257. Dell'antico impianto conserva la forma rotonda, mascherata da muri perimetrali lineari; la decorazione interna risale al XVIII secolo e si deve a Giuseppe Tubertini.
copertina di Palazzo Ghiselli Vasselli
Palazzo Ghiselli Vasselli
Edificato nei primi anni del Cinquecento. E' contraddistinto da una bella facciata in laterizi a vista, che appartiene alla tradizionale architettura bentivolesca. Al piano nobile sono stati qui ricollocati nel 1929 affreschi del Guercino provenienti da casa Pannini e si conservano in altre sale opere di G. Gandolfi, A. Basoli e varie decorazioni ottocentesche. L'intero palazzo fu restaurato e rimaneggiato nel 1927 dalla famiglia Rosselli del Turco, in quell'occasione furono ripristinate le decorazioni rimosse nel Settecento.
  • Palazzo Re Enzo piazza del Nettuno, 1
    Costruito a partire dal 1244, fu sede di magistrature civiche e di archivi. Al primo piano vi è una sala a volte su progetto di Antonio di Vincenzo (1386). L'aspetto attuale si deve al restauro diretto da Alfonso Rubbiani tra il 1905 e il 1913. Qui fu tenuto prigioniero Enzo, figlio dell'Imperatore Federico II, dal 1249 al 1272. Di fronte di trova la Fontana del Nettuno progettata da Tommaso Laureti e realizzata da Giambologna (1563-66).
  • Palazzo del Podestà piazza Maggiore, 1
    Eretto nel XIII secolo con la Torre dell'Arengo; fu rinnovato, forse su progetto di Aristotele Fieravanti, a partire dal 1484. Sotto il voltone, antico quadrivio romano, sono poste le statue in terracotta dei quattro Santi Patroni di Bologna (Petronio, Procolo, Francesco, Domenico) di Alfonso Lombardi (1525).
  • Palazzo Comunale via IV novembre, Bologna
    Il lato meridionale di questo vasto complesso di edifici conserva una notevole finestra in cotto quattrocentesca, di gusto lombardo. La torre d'angolo fu del tutto demolita durante un bombardamento nel corso dell'ultima guerra, e poi ricostruita. Di qui si ha accesso al grande cortile, ove avevano sede la guardia svizzera e gli addetti al palazzo. Al centro si trova una copia della cisterna progettata da Francesco Terribilia nel 1568, trasferita poi nel 1886 nel cortile della Pinacoteca Nazionale.
  • Palazzo Comunale via Ugo Bassi, 2, Bologna
    Nella cortina muraria settentrionale del palazzo è inserita la bella fontana, eretta nel 1565 su progetto di Tommaso Laureti, con rilievi attribuibili allo scultore francese Jean Goujon. Questo angolo del palazzo ingloba i locali dell'antico carcere "del torrone" cosiddetto perchè inclusi in una torre. Dal portale si aveva accesso al "Giardino dei Semplici", istituito nel 1568 come orto botanico secondo i consigli di Ulisse Aldrovandi. Sulla sua area sorse, nel 1886, su disegno di Filippo Buriani, la Sala della Borsa e la sede d'un ufficio postale.
  • Palazzo Comunale Piazza Maggiore, 6, Bologna
    E' un aggregato di edifici di epoche diverse: nella facciata la parte sinistra, su archi, fu iniziata nel 1287, con statua della Madonna di Nicolò dell'Arca (1478); quella di destra si deve a Fioravante Fieravanti (1425). Il portale è di G. Alessi (1550-55), modificato da D. Tibaldi, con statua di papa Gregorio XIII, di A. Menganti (1576-80). Nell'interno si conservano affreschi di F. Francia, P. Fontana, G. Curti, A. M. Colonna, C. Cignani, G. A. Burrini, G. A. Caccioli, V. Martinelli e statua d'Ercole modellata da A. Lombardi.
  • Palazzo dei Banchi piazza Maggiore, 3
    La facciata, su disegno del Vignola, fu costruita tra il 1565 e il 1568, inglobando un loggiato tardo trecentesco, allo scopo di dare magnificenza e uniformità al prospetto verso la piazza, prima costruito da un aggregato composito di edifici medioevali.
  • Palazzo dei Notai piazza Maggiore, 5
    Antica sede dell'Arte dei Notai, consta di due edifici affiancati. La parte sinistra della facciata, su progetto di Berto Cavalletto e Lorenzo da Bagnomarino, venne iniziata nel 1381; quella di destra fu rimodellata da Bartolomeo Fieravanti intorno al 1442. L'aspetto attuale si deve al restauro diretto da Alfonso Rubbiani agli inizi del Novecento.
  • Basilica di San Petronio piazza Maggiore, Bologna
    Costruita per volontà comunale a partire dal 1390, su disegno di Antonio di Vincenzo. Il portale centrale è opera di Jacopo della Quercia (1425-38); le lunette di quelle laterali sono di A. Lombardi (Resurrezione, 1525) e di A. Aspertini (Cristo deposto, 1526). Nell'interno si conservano dipinti di Giovanni da Modena (1410-15), L. Costa (1492), A. Aspertini (1519), Parmigianino (1529), L. Pasinelli (1672-86), V. M. Bigari (1736-52), G. Gandolfi (1779). Sul pavimento si trova una grande meridiana tracciata da Gian Domenico Cassini nel 1655.
  • Santuario di Santa Maria della Vita via Clavature, 10
    Sorto nella seconda metà del XIII secolo, fu ricostruito da G. B. Bergonzoni (1687-90) su pianta ellittica, mentre la cupola si deve a Giuseppe Tubertini (1785-87) e le sculture che la decorano a Luigi Acquisti. All'interno si conservano il Compianto in terracotta di Nicolò dell'Arca (1464-85 c.); dipinti di D. Calvaert, D. Pedrini, A. Milani, G. Gandolfi e sculture di G. Mazza, A. G. Piò, P. Tadolini, G. Rossi.
  • Oratorio di Santa Maria della Vita via Clavature, 8
    Disegnato da Floriano Ambrosini e costruito da Bonifacio Socchi nel 1617 conserva dipinti del Nosadella (1550 c.), V. Spisanelli, A. Randa, G. Cavedoni e statue di A. Algardi e G. C. Conventi. Notevole il gruppo in terracotta con il 'Transito della Vergine' di Alfonso Lombardi (1522), con figure a grandezza naturale di gusto romano raffaellesco.
  • Case Nascentori via Drapperie, 6, Bologna
    I due edifici affiancati appartennero alla famiglia Nascentori, artigiani del vetro. Quello al n. 6 risale alla fine del Quattrocento; quello al n. 8 è del primo quarto del Cinquecento, nell'elegante gusto rinascimentale ispirato ai modi di Baldassarre Peruzzi.
  • Archiginnasio Piazza Galvani, 1, Bologna
    Sede dell'Università dal 1563 al 1805. L'edificio fu progettato da Antonio Morandi detto il Terribilia nel 1562, per volontà del cardinal legato Carlo Borromeo e del vicelegato Pier Donato Cesi, dei quali sono visibili gli stemmi sulla porta. All'interno sono circa 5000 insegne araldiche e memorie di docenti e studenti. Al piano terra la Cappella di Santa Maria dei Bulgari con l'Annunciazione di D. Calveart (1582). Al primo piano si conserva il Teatro Anatomico (1637-49) con statue lignee di S. Giannotti e gli "spellati" di E. Lelli (1734).
  • Basilica di San Domenico piazza San Domenico
    Costruita tra il 1228 e il 1240, fu completamente ammodernata da C. F. Dotti (1728-32). Nella cappella del Santo si conservano l'Arca di San Domenico con sculture di Nicola Pisano (1265-67), Nicolò dell'Arca (1469 c.), Michelangelo (1494), A. Lombardi (1532) e dipinti di G. Reni (1613-15), L. Spada, A. Tiarini, Mastelletta. Nelle cappelle opere di Giunta Pisano, F. Lippi, B. Cesi, P. Fontana, A. M. Colonna e A. Mitelli, L. Carracci, Guercino, P. Faccini, F. Brizio, D. Creti, V. M. Bigari e nel coro tarsie di fra' Damiano da Bergamo (1541-49).
  • Palazzo Ranuzzi Baciocchi già Ruini, poi Palazzo di Giustizia piazza dei Tribunali, 4, Bologna
    Appartenuto ai Ruini fino al 1634 passò poi ai Ranuzzi nel 1679 e nel 1822 ai Baciocchi. La facciata fu eseguita, intorno al 1582, su probabile disegno di A. Palladio. Notevole è lo scenografico scalone costruito da G. A. Torri su progetto di G. B. Piacentini (1695) e ornato da statue di F. Balugani (1770 c.). Al piano nobile, sala di F. Galli Bibiena con statue di G. Mazza (1720); dipinti di M. A. Franceschini e E. Haffner (1680-81), fratelli Rolli, V. M. Bigari e S. Orlandi (1725), F. Giani, A. Basoli.
  • Santuario del Ss. Crocefisso del Cestello via Cestello, 25, Bologna
    Eretto nel 1516 dalla confraternita del Crocefisso, che venerava un'immagine dipinta sulle mura della città nel XV secolo (ora sull'altare maggiore), fu ricostruito nel 1762. L'interno costituisce un perfetto esempio di decorazione settecentesca con ornati di Antonio Gamberini (1782-88), stucchi di Luigi Acquisti e affreschi di Flaminio Minozzi. In sacrestia si trova l'Addolorata dello scultore Angelo G. Piò (1730).
  • Ex convento di San Bernardo via Arienti, 42, Bologna
    Già appartenente all'ordine di Santa Maria Gloriosa, detto dei Frati Gaudenti, passò nel XIV secolo agli Olivetani. Venne soppresso in epoca napoleonica nel 1798. Nell'interno si conserva il chiostro di Domenico Tibaldi del 1579.
  • Palazzo Barbazzi via Garibaldi, 3, Bologna
    Racchiude un elegante cortile a duplice ordine di loggiati adorno di terrecotte risalenti al XV secolo. Al piano nobile, salone con fregio attribuibile alla scuola di Niccolò dell'Abate con Storie della vita di Ercole (1550 c.) e una cappellina con affreschi di Bartolomeo Cesi. Nella parte posteriore dell'edificio, sulla via del Cane, si conservano tracce di una casa del XIII secolo.
  • Chiesa di Santa Maria della Misericordia piazza di Porta Castiglione, 4, Bologna
    Nella facciata tracce della chiesa romanica appartenente alle monache Cirtercensi. La chiesa attuale è stata ricostruita nel 1432 dagli Olivetani; il portico, alla fine del XV secolo, si deve ai frati Agostiniani Osservanti, ampliato successivamente. All'interno dipinti di Lippo di Dalmasio, Bagnacavallo, B. Cesi, Spisanelli, U. Gandolfi (1777), vetrate di F. Francia (1499) e singolare tabernacolo ligneo di Matteo Cossich detto il Tedesco (1624).
  • Chiesa dei SS. Giuseppe e Ignazio via Castiglione, 67, Bologna
    Edificata nel 1636-39 da Francesco Martini. La facciata si deve a L. Rizzoli (1840) e il campanile a F. Santini (1830). L'interno ottocentesco, modificato nel Novecento, è decorato da L. Samoggia e A. Guardassoni e vi si conservano dipinti di A. Tiarini e G. Varotti.
  • Ex Chiesa di Santa Maria degli Angeli via degli Angeli, 22
    Venne costruita nel 1474 nel luogo di una piccola cappella dedicata ai re magi. La facciata è stata restaurata da Alfonso Rubbiani e Edoardo Collamarini nel 1900.
  • Torresotto di Strada Castiglione via Castiglione, 47
    Il torresotto o serraglio di strada Castiglione appartiene alla seconda cerchia di mura, iniziata nel tardo XII secolo. A lato del Torresotto (al n. 47) si trova casa Dolfoli con elegante bifora del 1476 e un cortile ricco di terrecotte.
  • Porta Castiglione piazza di Porta Castiglione, Bologna
    La porta appartiene alla terza e ultima cerchia delle mura della seconda metà del XIII secolo. E' stata rimaneggiata agli inizi del XV secolo e portata alle forme attuali nei primi anni del Novecento, a seguito delle demolizione delle mura.
  • Ex Chiesa di Santa Lucia via Castiglione, 36, Bologna
    Fatta erigere dai Gesuiti, a partire dal 1623, su disegno di Girolamo Rainaldi. Il maestoso interno, a navata unica, riprende lo schema della chiesa del Gesù di Roma, con ricca decorazione in stucco. La facciata è rimasta incompiuta così come la parte absidale e la cupola. L’attuale abside è di Vincenzo Vannini (1840). All’interno si conserva una Madonna col bambino dello scultore Giuseppe Mazza. La chiesa, restaurata nel 1988, è ora adibita ad Aula Magna dell’Università.
  • Ex Collegio di Santa Lucia via Castiglione, 40, Bologna
    Grandioso edificio appartenuto ai gesuiti, fu iniziato nel 1644-48 da Francesco Martini e ampliato a partire dal 1672. Dopo la soppressione dell'ordine nel 1773 il collegio passò ai Barnabiti. La biblioteca, donata da Monsignor Francesco Zambeccari, fu costruita su disegno di Giuseppe Antonio Ambrosi nel 1742-52 e decorata con quadrature di P. Scandellari, stucchi di A. Calegari e affreschi di G. Marchesi e N. Bertuzzi.
  • Ex Collegio di San Luigi via Cartoleria, 5, Bologna
    Vasto edificio ad uso di collegio e scuola dei gesuiti; iniziato a costruirsi agli inizi del Settecento venne terminato nel 1725-30, su progetto di Alfonso Torreggiani. Accanto ad esso ci sono le cosiddette Scuole Nuove che furono iniziate da Giovan Battista Piacentini nel 1717-18.
  • Casa Montignani via Castiglione, 33, Bologna
    L'edificio fu ammodernato verso il 1760 per conto di Ferdinando Montignani, mercante di droghe. La scala, ad unica rampa, culmina con una statua di Diana di Filippo Scandellari. Nel cortile sono visibili resti delle precedenti costruzioni cinquecentesche.
  • Palazzo Zagnoni poi Spada via Castiglione, 25, Bologna
    L'edificio fu ammodernato nel 1764 da Francesco Tadolini. All'interno si conservano nella scala piccola, al n. 27, le statue di Apollo e Diana modellate da Angelo Gabriello Piò (1720 c.); nel cortile grande, al n. 25, si trova il rilievo di una Flora dello stesso autore (1720 c.) e tracce di decorazioni architettoniche nei due cortili.
  • Casa Poeti via Castiglione, 23, Bologna
    L'edificio fu costruito nel 1465, per volere di Nicolò Poeti, su progetto dell'architetto Aristotele Fieravanti coadiuvato da Gaspare Nadi. Il portale e i capitelli della loggia del cortile sono opera di scalpellini toscani.
  • Palazzo Ratta via Castiglione, 24, Bologna
    Costruito nel XVI secolo. Nell'interno si trovano scale con soffitti cinquecenteschi, un sopracamino di scuola carraccesca e affreschi seicenteschi di Domenico Santi detto il Mengazzino, Giovanni Antonio Burrini, fratelli Rolli.
  • Palazzo Cospi via Castiglione, 21, Bologna
    Costruito dai Sampieri nel XV secolo conserva, d'epoca rinascimentale, le terrecotte in facciata e il bel cortile. Passato poi nel 1614 ai Cospi, venne decorato nella prospettiva del cortile e nelle magnifiche sale al piano nobile con affreschi di A. M. Colonna e G. Alboresi (1670 c.). Altri ambienti recano pitture settecentesche di D. Pedrini e ornati di F. Stagni.
  • Palazzo Guastavillani via Castiglione, 20, Bologna
    La facciata, con eleganti capitelli e portali decorati, fu eretta a partire dal 1517. Sotto il portico, affresco seicentesco raffigurante un'aquila. All'interno si conservano due cortili: quello al n. 20 è quattrocentesco, mentre quello al n. 22, a due ordini, risale al XVI secolo.
  • Casa Berò detta dei Carracci via Rolandino, 1, Bologna
    L'edificio è un esempio significativo di architettura borghese del XVI secolo; la facciata si presenta ricca di ornamenti in terracotta.
  • Palazzo Lucchini poi Zambeccari piazza Calderini, 2/2, Bologna
    L'edificio fu eretto dalla famiglia Lucchini nel secolo XVI; la facciata fu ridisegnata nel 1723, per gli Zambeccari, su progetto di Giuseppe Antonio Laghi. Nel cortile, capitelli cinquecenteschi e prospettiva architettonica del secolo XVIII. La scala è ornata con affreschi del Seicento, in ovato. Al primo piano, nella sala detta dei Quaranta, è un camino con il Ratto d'Europa di Annibale Carracci e un fregio con storie mitologiche forse del manierista fiammingo Giovanni Sons.
  • Casa Caccianemici via de' Toschi, 11, Bologna
    La parte destra della facciata risale al XIII secolo, quella sinistra al XV secolo, compresi gli archi del voltone d'ingresso, le bifore e la porta del balconcino. Fra le murature è inglobata la torre medioevale dei Passipoveri, cui è addossata sulla sinistra l'attuale casa Policardi, rimodellata nel 1861. Nel interno si trova una scala settecentesca con sculture di Antonio Schiassi eseguite nel 1768 per volere della famiglia Turrini.
  • Palazzo Pepoli Vecchio via Castiglione, 6, Bologna
    Questo complesso di edifici appartenne a una delle maggiori famiglie cittadine. La facciata al n. 4 è un esempio di architettura gotica della fine del Trecento. Il n. 6 venne costruito per volontà di Taddeo Pepoli a partire dal 1344 (sulla porta è la scacchiera araldica dei Pepoli). Al pianterreno del n. 8 si trova una loggia duecentesca, ripristinata nel 1923. Al n. 10 si conserva uno scalone con decorazioni e sculture settecentesche di Antonio Schiassi; sale con tempere di stessa epoca.
  • Palazzo Pepoli Nuovo (o Campogrande) via Castiglione, 7, Bologna
    La facciata su via Castiglione si deve a G. B. Albertoni, quella su via Clavature a G. A. Torri (1709). Nel ricco interno si conservano affreschi nello scalone (1665) e nel salone d'onore con l'Ercole nell'Olimpo di D. M. Canuti e del Mengazzino (1669-70); la sala con la Gloria di Bologna è dei fratelli Rolli (1690 c.), quella con Alessandro che taglia il nodo gordiano è di D. Creti e M. A. Chiarini (1709), quelle con L'Allegoria delle Stagioni, il Trionfo di Ercole e l'Olimpo sono di G. M. Crespi (1700 c.).
  • Chiesa di San Giovanni in Monte piazza San Giovanni in Monte, 2, Bologna
    Antichissimo luogo di culto, l'edificio attuale fu costruito nel 1826. La facciata fu terminata nel 1474; le vetrate sono di F. Cossa (1467); il pronao di N. Donati (1580) conserva l'aquila in terracotta di Nicolò dell'Arca (1481). All'interno dipinti dello Pseudo Jacopino, L. Costa (1497 e 1501), Girolamo da Treviso, B. Cesi, P. Faccini, Guercino, G. F. Gessi e affreschi di Vitale da Bologna. Nel coro stalli di P. Sacca (1518-23). Nella navata Cristo alla colonna di G. A. Del Maino, su colonna romana con iscrizione del VIII secolo.
  • Ex convento di San Giovanni in Monte piazza San Giovanni in Monte, 3, Bologna
    Costruito nel XIII secolo, contiene elaborate decorazioni in arenaria che arricchiscono i due chiostri, gli scaloni e le porte, su progetto di Antonio Morandi detto il Terribilia (1543-49). Nell'ex refettorio si trova un grande affresco con la Parabola del banchetto alle nozze reali di Bartolomeo Cesi. Il complesso, già adibito a carcere dall'epoca napoleonica al 1984, è stato recuperato ad uso dell'Università.
  • Ex Teatro del Corso via Santo Stefano, 33
    Edificato nel 1805, su disegno di Francesco Santini, fu inaugurato nel giugno di quell'anno, alla presenza di Napoleone. L'interno è stato del tutto distrutto da un bombardamento nel 1944. L'edificio attiguo, al n. 35, era l'Albergo del Corso, uno dei più noti e frequentati della città, realizzato dallo stesso architetto.
  • Casa Gozzadini via Santo Stefano, 36, Bologna
    La costruzione risale al XV secolo. La facciata, sopraelevata e rifatta nel 1902, conserva capitelli in marmo della metà del XV secolo; il portale è stato eseguito nel 1542. Nel cortile tre lati risalgono al XVI secolo, il quarto al XVIII. Lo scalone, progettato da F. M. Angelini per il cardinale Ulisse Giuseppe Gozzadini intorno al 1730, è decorato da sculture allegoriche e da un bassorilievo di Angelo G. Piò (1730 c.).