xanadu2009

Il codice dei giusti
  • Obbligo o Verità?

    Il tradimento di un’amica Nora ha undici anni e vive con la madre e due fratelli ad Alby, un paese vicino a Stoccolma. Ha appena terminato le vacanze estive e attende trepidante, nel cortile della scuola, l'arrivo di Sabina che non vede da tre mesi e della quale è molto amica da parecchi anni. All'arrivo Sabina non si dirige verso Nora per salutarla e abbracciarla affettuosamente ma verso Fanny, una ragazzina viziata e piena di se che Nora non sopporta. Pensando che Sabina non l'abbia vista Nora non se la prende più di tanto e pensa che chiarirà con l'amica l'incidente. In realtà non c'è nessun equivoco: Fanny ha preso il posto di Nora nella vita di Sabina. Questo è solo il preludio di un allontanamento che Nora non capisce e non vuole accettare e che la porterà a commettere errori irreparabili.
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  • Se consideri le colpe

    Un doloroso passato Lorenzo è un ragazzo cui hanno comunicato la morte della madre, Lula, che da anni ormai viveva in Romania, a Bucarest, per lavoro. La sepoltura della madre è l’avvenimento tragico che richiama alla memoria del ragazzo le dinamiche del loro rapporto. Una relazione difficile, segnata dall’assenza di lei, ma comunque molto calda, ludica e spontanea nei pochi momenti che madre e figlio possono passare assieme. Lula era una donna vivace, sorridente, vitale che riversava nei rapporti sociali e nel lavoro moltissima energia. Ma era anche una figlia ripudiata dalla famiglia, lasciata sola ad arrangiarsi con un bambino piccolo da crescere. Lorenzo deve fare i conti con questo ingombrante e doloroso passato. Perché Lula se ne andò? Cosa la spinse così lontana da lui? Quali inconfessabili segreti tormentavano sua madre?
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  • Spingendo la notte più in là

    Vivere senza padre "Spararono a mio padre alle 9.15, mentre apriva la portiera della Cinquecento blu di mia madre." È la mattina del 17 maggio 1972, e la pistola puntata alle spalle del commissario Luigi Calabresi cambierà per sempre la storia italiana. Di lì a poco il nostro paese scivolerà in uno dei suoi periodi più bui, i cosiddetti "anni di piombo", "la notte della Repubblica". Quei due colpi di pistola, però, non cambiarono solo il corso degli eventi pubblici, ma sconvolsero radicalmente la vita di molti innocenti. La prima conseguenza di quel gesto e della lunga campagna di diffamazione organizzata da Lotta Continua contro il commissario Calabresi, nella sua terribile semplicità, spesso ci sfugge: una donna allora giovanissima, Gemma, perse il marito e si trovò, sola e incinta, a crescere tre figli, orfani prima di avere avuto il tempo di conoscere davvero il padre. Non fu una morte inaspettata, scrive oggi Mario Calabresi. Fu lo sbocco naturale di un vero e proprio strazio, scandito da lettere anonime, da minacce scritte sui muri e da violenti attacchi pubblici da parte di molti intellettuali e di quella che allora si chiamava sinistra extraparlamentare. E per chi rimase fu qualcosa di molto simile a un naufragio, a un evento senza ritorno, una voragine in cui si può sprofondare per sempre. O da cui invece si può ripartire raccogliendo le poche cose che restano, ricostruendo la propria memoria e la propria identità, ritrovando la voglia di vivere, 'spingendo la notte più in là.
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  • Non lasciarmi

    Accettare il destino più terribile Nelle dolci campagne inglesi sorge una scuola sperimentale amatissima dai suoi allievi, che vivono lì dalle elementari alla fine delle superiori. Nei vari gradi di questa scuola immersa nella natura si studia arte, poesia, pittura, scultura, teatro, e si è liberi di muoversi a proprio piacimento. Niente genitori né parenti, solo insegnanti illuminati, gentili e accoglienti. Un luogo assolutamente perfetto, da cui nessuno ha mai pensato di andarsene. C’è, però, qualcosa che non va. Un’orribile verità, che scopriamo a poco a poco, e che sembra invece non tormentare i ragazzi che ne sono vittime consapevoli: il loro destino è già segnato, e spaventoso, ma nessuno pare ribellarsi, anzi. Il futuro già segnato è un dato di fatto di cui non vale la pena nemmeno parlare, tanto è normale. Ma perché, in realtà, nessuno fa qualcosa, fugge, si ribella?
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  • Sulla pelle viva

    Una donna coraggiosa, ribelle, resistente Tina Merlin è stata staffetta partigiana, giornalista de L’Unità, ma soprattutto testimone di una tragedia annunciata, una tragedia che ancora ora oggi fa discutere e per la quale pochi hanno pagato. Il 9 ottobre del 1963 alle ore 22.39 il monte Toc frana nel lago, creando una poderosa onda d’acqua che scavalca la diga del Vajont infrangendosi sul paese sottostante, Longarone in provincia di Belluno. Duemila persone in pochi secondi non esistono più. Case, scuole, negozi, ogni traccia di umanità è stata cancellata, sommersa, inabissata nel fango. Si parla di tragedia, di fatalità ma Tina sa che non è così, già anni prima aveva denunciato, sulle pagine del quotidiano L’Unità, la Sade (ora Enel) per la speculazione dei terreni circostanti al monte e per quella poderosa diga (mostro di cemento) per niente sicura. Interessi economici, politici e storici hanno distrutto un intero paese con il benestare di uno Stato che è rimasto in silenzio a guardare. Questo libro è un documento storico, una inchiesta giornalistica che analizza, scava, denuncia le cause di quell’evento, cause risalenti a vent’anni prima. Determina che ogni azione, seppur piccola e apparentemente insignificante, porta a conseguenze drammatiche quando chi agisce è mosso da meri interessi di potere. La sentenza del disastro arriva solo nel 1982. Tina Merlin non ha ricevuto le minacce di Roberto Saviano ma anzi un silenzio brutale e assordante, forse ben più pericoloso che ha poi portato l’Italia a vivere le pagine più nere della sua storia.
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  • V per vendetta

    Lottare per un mondo libero In un futuro in cui la guerra fredda tra Stati Uniti e Russia ha portato alla distruzione totale di Europa e Africa, la Gran Bretagna è stata miracolosamente risparmiata. Il sovvertimento dell’ordine mondiale ha però portato al collasso della democrazia e all’instaurazione di un regime severo e oppressivo. Sulla scena appare V, figura dall’oscuro passato che verrà svelato nel corso della storia, paladino della libertà che veste come Guy Fawkes, l’anarchico inglese che nel 1605 tentò di far esplodere il parlamento. V riprende dove Fawkes aveva lasciato. È così che inizia la sua lotta al governo che opprime la popolazione dell’isola britannica, e che colpirà uno dopo l’altro tutti i punti di forza del regime, aiutato in questa missione da una giovane ragazza rimasta orfana, che V prende sotto la propria ala dopo averla salvata dalla cattura per mano di alcuni poliziotti. I disegni di David Lloyd, realistici, cupi, in cui figure secche e smunte emergono dal nero che invade la pagina, abbinano la spettacolarità delle scene d’azione alla capacità di far emozionare e catturare l’attenzione di chi legge.
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  • La versione spagnola

    La responsabilità dello scrittore Massimo Senise è uno scrittore all’apice della carriera, il suo ultimo romanzo ha avuto un grande successo e sta per essere distribuito anche in Spagna. Proprio quando le cose sembrano andargli per il verso giusto è colto dalla “crisi dello scrittore”: non riesce più a scrivere e odia i viaggi che deve fare per pubblicizzare la sua opera. In questo stato di profonda depressione riceve dalla Spagna la traduzione del suo romanzo e decide di controllarne fedeltà e qualità grazie alle sue profonde competenze della lingua spagnola. Leggendo scopre che il traduttore ha variato alcune parti del romanzo inserendo personaggi e frasi a lui sconosciuti. Stupito e incuriosito Massimo rilegge attentamente il romanzo rinvenendo un messaggio in codice a lui rivolto “Marta muore per colpa tua”. Completamente spiazzato lo scrittore inizia un viaggio alla ricerca delle ragioni di quel messaggio scoprendo colpe e responsabilità che non avrebbe mai pensato di avere.
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  • Gomorra

    Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra Si tratta dell’inchiesta giornalistica più famosa, e forse importante, degli ultimi decenni, terribile e avvilente, capace di provocare rabbia e sgomento. Saviano è riuscito a creare un documento attendibile e serissimo sulla situazione italiana di oggi mantenendo uno stile sobrio e diretto, con la tensione però quasi del romanzo che non permette pause. E si tratta di fatti vissuti da lui in prima persona, che ha visto coi propri occhi dopo essersi inserito con grande coraggio nelle pieghe degli avvenimenti criminali che racconta. Ne esce un ritratto della malavita campana che non è solo quella dei Sandokan o dei boss dalle ville hollywoodiane, chiusi in bunker come topi, ma anche un’immagine che si distacca totalmente dal vecchio tipo di mafioso o camorrista: dimostra che oggi, purtroppo, il Sistema è molto più allargato, arriva in tutta Italia e poi in Europa, e riguarda direttamente anche la nostra vita di tutti i giorni, i prodotti che consumiamo e acquistiamo, rendendo la nostra disattenzione complice di tante malefatte.
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  • Rovina

    I nuovi orizzonti della mafia Via Emilia, tratto Parma- Reggio. Si comincia magari guardando fuori dal finestrino… nuove costruzioni, lavori in corso. Poi ancora, Parma- Reggio e ritorno. Poi capita di andarci ad abitare. Tir, rumore e cantieri… sempre cantieri. Poi quella strada diventa un’ossessione. Da spiare, da fotografare, da percorrere a piedi per capire. Ma bisogna che ci scappi il morto ammazzato perché, come un castello di carte, tutto cominci a crollare. Ad uno ad uno, come in una pièce teatrale, gli interpreti confessano la loro storia. Nessuna delle voci pronuncia la parola speculazione edilizia, perché ben di peggio è quel che gli è toccato: in modo intrecciato, diverso, sempre disperato, la vita di ognuno è precipitata in rovina.
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  • La bambina che salvava i libri

    Storia di una bambina nella Germania nazista È la voce della Morte a narrare le vite del piccolo paese di Molching, vicino a Monaco, sotto il cielo grigio della Germania Nazista. Narra la vita della piccola Liesel, giunta lì per essere affidata a una coppia di genitori adottivi. Narra la forza e il cuore di una bambina che il suo migliore amico Rudy soprannomina “la ladra di libri”. Liesel ritrova la forza di amare e di vivere giorno dopo giorno nutrendosi delle parole che trova nei libri che ruba, quasi a compensare la carenza di cibo dovuta alla guerra e alla miseria. Ha un nuovo papà che suona la fisarmonica, la consola la notte quando il suo solito incubo la tormenta e ha gli occhi d’argento. Ha una nuova mamma robusta e severa dalle labbra di cartone e dai capelli elastici riuniti in una crocchia. Ha Rudy, che le chiede sempre di baciarlo, ma lei non ci riuscirà mai. Ha un altro amico segreto, giù in cantina. E sarà lei che riuscirà a guardare negli occhi la Morte. Senza morire.
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