Mino Milani dal Corriere dei Piccoli al Fumetto storico

Mino Milani dal Corriere dei Piccoli al Fumetto storico

"Non c'è solo bisogno della storia scritta da re, imperatori, grandi generali, grandi inventori, grandi scienziati. La storia dell'umanità è fatta da noi, da gente come noi.“
Mino Milani

Il 10 febbraio 2022 è scomparso il grande sceneggiatore, fumettista e romanziere Mino Milani. Nato il 3 febbraio del 1928 aveva 94 anni.

 Mino Milani ha attraversato tutti generi legati al linguaggio del fumetto Italiano tra gli anni Cinquanta e Settanta, sviluppando il fumetto storico di carattere didattico, diventando una delle firme più autorevoli del Corriere dei Ragazzi e del Giornalino. Collabora con i maggiori autori della narrativa disegnata come Hugo Pratt, Grazia Nidasio, Sergio Toppi e Attilio Micheluzzi, quest'ultimo esordì nel fumetto con lo pseudomino, Baief su una sceneggiatura firmata proprio da Milani nella serie Dal nostro inviato nel tempo del 1972 dal titolo La tragedia del Titanic. Nel 1974 Mino Milani e Aldo Di Gennaro realizzano un seriale di genere fanta-misterico "Il Maestro" che viene pubblicato nel Corriere dei Ragazzi.

Per il Corriere dei Piccoli scrisse dei racconti e dei fumetti illustrati da autori come Milo Manara, Sergio Toppi, Grazia Nidasio, Mario Uggeri, Dino Battaglia e tanti altri.

Il suo approdo nel fumetto storico avviene fornendo un taglio educativo senza mai tralasciare l'aspetto ludico di questo linguaggio narrativo. Ricordiamo uno dei primi racconti in serie come  Uomini contro Uomini pro, dedicate a figure storiche oscure o illustri. Ricordiamo anche La parola alla giuria disegnata da Milo Manara. In La parola alla giuria un personaggio storico veniva affrontato da un pubblico ministero per raccontare le proprie imprese. Tante sono le opere di cui si potrebbe raccontare di questo prolifico autore, che durante tutta la sua lunga carriera ha sempre mantenuto lo spirito giovanile avventuroso e appassionato di storia e mitologia, alternandolo all'adulto umanista capace di esprimere con la stessa energia i valori più alti del genere umano.