edifici storici

Girando per Bologna, è possibile vedere su edifici antichi e contemporanei cartelli informativi di forma ovale situati in prossimità dei portoni. Sono i cartigli, i cui testi riportano brevi notizie storico-artistiche relative agli edifici: proprietari, architetti, opere d'arte conservate, eventuali restauri.

  • Chiesa di San Giacomo Maggiore

    Edificata dagli Agostiniani nel 1267-1315; l'abside e le cappelle radiali sono del 1331-43; il campanile del 1336-1472; il portico, voluto da Giovanni II Bentivoglio, è del 1477-81; le cappelle e le volte della navata sono del 1493-99. Nel peribolo è la cappella Bentivoglio, forse di Pagno di Lapo (1463-68), con dipinti di F. Francia (1494 c.) e L. Costa; tomba di A. G. Bentivoglio, di bottega di Jacopo della Quercia (1435). Nell'interno dipinti di P. Veneziano, Jacopo di Paolo, Simone de' Crocifissi, P. Fontana, E. Procaccini, B. Passarotti, Innocenzo da Imola, L. Carracci, P. Tibaldi (Cappella Poggi 1552-61), D. Calvaert, B. Cesi, O. Samacchini.
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  • Oratorio di Santa Cecilia

    Antica parrocchiale, nel 1323 passò agli Agostiniani che la riedificarono nel 1359. A seguito della costruzione della Cappella Bentivoglio in San Giacomo subì un ridimensionamento operato da Gaspare Nadi nel 1483. Nell'interno è conservato un importante ciclo di affreschi eseguito, per volere di Giovanni II Bentivoglio, da F. Francia, L. Costa, A. Aspertini, C. Tamaroccio e G. M. Chiodarolo (1504-6) con le Storie della vita dei Ss. Cecilia e Valeriano.
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  • Ex convento degli Agostiniani

    Prima delle soppressioni napoleoniche l'edificio apparteneva ai frati agostiniani dell'attigua chiesa di San Giacomo. Gran parte di questo vasto complesso conventuale, iniziato nel XIII secolo, fu modificato agli inizi del XIX secolo; rimane lo scalone progettato da Alfonso Torreggiani nel 1752, allora decorato con statue di A. G. Piò. Dal 1805 è sede del Conservatorio di Musica "Gian Battista Martini".
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  • Palazzo Malvezzi de' Medici

    L'edificio fu costruito su progetto di Bartolomeo Triachini nel 1560. All'interno si conserva un importante scalone realizzato, su disegno di Ferdinando Bibiena, da Alfonso Torreggiani nel 1725 e modificato attorno al 1930. Al piano nobile si trovano decorazioni ottocentesche di F. Cocchi, A. Muzzi, G. Dal Pane, G. Badiali, A. Pesci, L. Samoggia (1852-53).
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  • Palazzo Malvasia

    La costruzione duecentesca fu rimaneggiata ai primi del Cinquecento, epoca a cui risalgono le colonne scalanate e i ricchi capitelli corinzi. La facciata presenta un prospetto neopalladiano progettato da F. Tadolini nel 1760; in una sala affresco di G. Gandolfi. Nel cortile, al n. 18 di via Zamboni, è la statua di Pallade di P. Tadolini. Nel voltone, all'imbocco di via del Carro, c'è un mascherone dal quale veniva versato vino al popolo in occasioni speciali, come la nomina a gonfaloniere di un membro della famiglia.
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  • Casa Rampionesi

    Edificio costruito nel XII secolo con un tipico portico a pilastri in legno con doppi puntoni. Nel sottoportico si possono osservare resti dell'antico basamento della casa-torre Marcheselli con mensoloni in selenite sull'antica porta.
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  • Chiesa di San Donato

    Edificata nel 1454 è stata modificata nel 1751, quando Francesco Orlandi dipinse con ornati architettonici l'intera facciata.
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  • Palazzo Tubertini

    L'antico palazzo dei Ludovisi fu del tutto ricostruito dalla famiglia Tubertini nel 1770, su progetto di Giandomenico Dotti, con l'assistenza di Raimondo Compagnini.
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  • Monte del Matrimonio

    Fondato da Marc'Antonio Battilana nel 1583 per costituire la dote nuziale delle fanciulle povere "a beneficio de' figliuoli specialmente piccioli", l'Istituto si trasferì nell'attuale sede, già di proprietà dei Giovagnini, nel 1772. Nell'interno si trovano decorazioni settecentesche di Domenico Pedrini, Davide Zanotti, Vincenzo Martinelli, Giuseppe Jarmorini e stucchi di Antonio Gambarini e Giovanni Lipparini.
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  • Casa già Ghisilieri

    Nel cortile si conservano archi del XV secolo; di notevole pregio è la scala settecentesca, opera di Francesco Tadolini.
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  • Torre Azzoguidi detta Altabella

    Costruita nel XII secolo, raggiunge l'altezza di circa 60 metri. La base, come in tutte le torri medioevali bolognesi, è in blocchi di selenite; a 28 metri da terra una risega restringe notevolmente la pianta della torre.
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  • Torre Uguzzoni

    Eretta nel XIII secolo, presenta due cavalcavia che la saldano alle case circostanti, già parte del ghetto ebraico cinquecentesco. Di notevole interesse sono la porta a sesto acuto e la finestra con terrecotte.
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  • Ex chiesa di San Giobbe

    Dell'antico edificio resta la facciata rinascimentale del 1494 con due portali. Qui ebbe sede l'ospedale degli infermi affetti dal "morbo gallico". Venne arricchita all'interno da stucchi di Giuseppe Mazza nel 1683. Dopo il 1808 l'ospedale fu trasferito nel luogo dell'attuale Sant'Orsola e la chiesa fu poi abbandonata; nel 1903 fu trasformata in luogo di passaggio e decorata da Giannino Lambertini.
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  • Oratorio di Santa Maria dei Guarini

    Sede della Confraternita omonima della Compagnia degli Artisti. L'attuale oratorio è un'elegante opera di Giuseppe Tubertini del 1788, decorato da stucchi e statue di Luigi Acquisti e pitture di Francesco Santini. Sull'altare si conserva una Presentazione al tempio di Bartolomeo Passarotti.
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  • Chiesa di San Nicolò degli Albari

    Ricostruita completamente da Nicola Barelli intorno al 1680, ha subito restauri all'inizio del XIX secolo. Nell'interno è conservato un capolavoro giovanile di Giuseppe Maria Crespi, la Tentazione di Sant'Antonio (1690 c.)
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  • Casa Azzoguidi

    L'edificio risale al XIII secolo. La facciata a finestre gotiche presenta una caratteristica spia in laterizio sul fianco, verso via Oberdan.
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  • Casa Bovi

    L'edificio è quattrocentesco. In una finestra del cortile si può scorgere una statua in terracotta raffigurante il cane Tago che lo scultore Luigi Acquisti eseguì nel 1777 per volontà dei marchesi Bovi, che vollero così ricordare il loro fedele animale, caduto da quella finestra nel fare festa al ritorno dei suoi padroni.
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  • Palazzo Bocchi

    Fu in antico sede dell'Accademia Hermatena fondata dall'umanista Achille Bocchi nel 1546. L'edificio, che la storiografia cinquecentesca vuole del Vignola, fu iniziato nel 1545 e modificato nell'interno da Ottaviano Mascherino. Sopra il basamento a bugne corrono versi latini tratti dalla prima epistola di Orazio e, in caratteri ebraici, versetti tratti dal Salmo 119 della Bibbia. All'interno sono conservati affreschi cinquecenteschi di P. Fontana.
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  • Porta Govese o torresotto dei Piella

    Il torresotto o serraglio di via Piella appartiene alla seconda cerchia di mura, iniziata nel tardo XII secolo. Nel fianco del torresotto si conserva una Madonna con santi di Francesco Brizio, del XVII secolo.
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  • Palazzo Grassi

    Di impianto duecentesco, il palazzo venne restaurato tra il 1910 e il 1913 conservando parzialmente il portico ligneo. Nell'interno si trova una galleria ornata con stucchi di Carlo Nessi e una cappella con l'Immacolata e angeli, di bell'effetto scenografico, opera dello scultore G. M. Mazza (1704) con decorazioni pittoriche di E. Graziani. In una sala, entro cornici in stucco, tempere seicentesche con prospettive di Andrea Monticelli.
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