Bibliografie

arti visive, architettura e paesaggio

Dove Dio cerca casa
“Dove Dio cerca casa” è il titolo di un documentario di Renzo Renzi sulle chiese provvisorie nella periferia bolognese del secondo dopoguerra. Erano sistemazioni di fortuna, in locali improvvisati: capannoni, scantinati, negozi. Vi si riunivano piccoli gruppi di fedeli, che richiamano alla mente le prime comunità cristiane.
Bologna a teatro
La vita del sistema teatrale cittadino tra il XVIII e il XX secolo  
La montagna sacra
Lungo le vallate e sulle vette del nostro bell'Appennino, nella vasta e ubertosa pianura, attorno e fuori delle antiche mura della città, in sempre più laborioso sviluppo, sorsero attraverso i secoli i santuari, le pievi con le chiese parrocchiali dipendenti, le abbazie e i cenobi degli ordini monastici, le cappelle e gli oratori dovuti alla popolare devozione. Varie di queste sacre costruzioni, disperse fra i monti ... sono giunte fino a noi.La citazione tratta dal bel libro di Giuseppe Rivani sulle chiese e i santuari della montagna bolognese (1965, edizione ormai remota) introduce questa bibliografia, che si affianca a quella sui borghi e antiche le case di pietra.
La Finlandia a Bologna
Ben prima che a Casalecchio di Reno aprisse il grande magazzino IKEA, la cultura scandinava del progetto, e quella finlandese in particolare, ha avuto una certa influenza a Bologna, grazie all'opera di alcuni architetti (segnatamente Enzo Zacchiroli) e all'attività di alcuni punti vendita di mobili e oggetti di design (Gavina-poi Simon, Canetoli, TC Interni).
Valvoline Motorcomics
I miei compagni di strada, amici che erano confluiti in un gruppo, che chiamammo Valvoline Motorcomics, come fosse una rock band o meglio un progetto, un gruppo di azione artistica, parafrasando le avanguardie storiche, mi stimolavano, davano la forza del confronto sul terreno fertile delle idee. Notti insonni a chiacchierare davanti a tazze di té nero cinese, sventolando visioni e dichiarazioni di amore perduto nei confronti di un'avanguardia fumettistica che ci sentivamo di incarnare. (Igort, Sinfonia a Bombay, Bologna, 2103, p. 10)
Cirenaica 100 anni
La Cirenaica è un rione periferico di Bologna, nato nel primo Novecento con precisi confini, segnati da strade e linee ferroviarie. Il 9 aprile 1913 il Comune decise di intitolare alla Libia la strada principale, richiamando con chiarezza la recente conquista coloniale. Poche settimane più tardi, nei pressi di un palazzo in costruzione, venne alla luce una grande necropoli villanoviana. Il quartiere fu edificato in gran parte dalla Cooperativa Risanamento e dall'Istituto delle Case Popolari e ha mantenuto nel tempo la caratteristica di insediamento popolare razionalmente progettato.
Belle Époque
Gli anni a cavallo tra Otto e Novecento costituiscono un periodo di grandi trasformazioni per Bologna: con l'abbattimento delle mura e la costruzione della centralissima via Rizzoli si comincia a realizzare il Piano Regolatore del 1889; si edificano nuovi quartieri periferici, si introducono moderni servizi quali i tram, l'acqua potabile nelle case, la luce elettrica ...
Le terre dipinte
Piatti, bicchieri, zuppiere, presentatoi, vasi da farmacia, caffettiere, versatoi, lava mani, tazze da brodo, alzate, marescialle, crespine, rinfrescatoi per bottiglia e bicchiere, sottobicchieri, calamai, orinali da donna ... [ma anche] posate, sputacchiere, pomoli da zanetta, lucerne, spergoli da acqua santa, candelieri ... (Le più belle maioliche ... a cura di L. Foschini, Torino 2011, p. 22)