Le palazzine dei profughi giuliani
Tra via Beroaldo e via dell'Artigiano, nella periferia del rione San Donato, il Genio Civile dello Stato realizza dieci palazzine per dare alloggio in tempi rapidi a ottanta nuclei familiari assistiti dall'Opera dei Profughi Giuliani e Dalmati.
La diaspora di migliaia di famiglie di etnia italiana dall'Istria e dalla Dalmazia è cominciata dopo la fine del conflitto mondiale sotto la spinta dell'esercito di liberazione jugoslavo.
Il governo italiano ha dovuto farsi carico con urgenza della sopravvivenza dei profughi e ha scelto di utilizzare circa 130 strutture sul territorio nazionale, tra le quali fabbriche, ospedali, colonie in disuso, ma anche ex campi di detenzione nazifascisti, come Fossoli (MO) e la Risiera di San Sabba (TS).
- I Grandi Anziani. Una ricerca nel quartiere San Donato di Bologna, a cura di Giovanni Pieretti, Milano, F. Angeli, 2008, p. 23
- Vincenzo Mioli, S. Donato. Storia di un quartiere, Bologna, Comune di Bologna, 2003, p. 67
- Maria Luisa Molinari, Villaggio San Marco, Via Remesina 32, Fossoli di Carpi. Storia di un villaggio per profughi giuliani, Torino, Ega, 2006
- Gianni Oliva, Esuli. Dalle foibe ai campi profughi. La tragedia degli Italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, Milano, Mondadori, 2011
- Arrigo Petacco, L'esodo. la tragedia negata degli italiani d'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia , Milano, A. Mondadori, 2000
- Francesco Piazza, L'altra sponda adriatica. Trieste, Istria, Fiume, Dalmazia 1918-1998. Storia di una tragedia rimossa, Sommacampagna, Cierre, 2001
- Raoul Pupo, Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio, Milano, Rizzoli, 2005