Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

17 giugno 1944

Bando del Feldmaresciallo Kesselring per la lotta antipartigiana

Dopo l'appello del gen. Alexander ai partigiani a fare il possibile “per distruggere, ritardare, ingannare il nemico con tutti i mezzi” e quello di Badoglio di assalire “i comandi e i piccoli centri militari” e di uccidere “i germanici alle spalle” , il Maresciallo Kesselring, comandante delle truppe tedesche in Italia, decide di inasprire le misure per la lotta antipartigiana.

Nella ordinanza da lui emanata, e pubblicata in parte dal “Resto del Carlino” con il titolo Ribelli e complici sono avvertiti, sono prescritte catture preventive di ostaggi, fucilazioni e atti di rappresaglia, laddove vi siano attacchi ai militari germanici.

Egli considera tutti gli abitanti dei villaggi dell'Appennino responsabili dell'attività partigiana e promette copertura ai comandanti, che "nella scelta e nel rigore dei mezzi" vadano oltre la "solita" moderazione.

Secondo L. Klinkhammer, a partire da queste disposizioni, le truppe tedesche sono “praticamente spinte a compiere massacri”.

Sui monti toscani e emiliani opereranno formazioni militari specializzate nella ripulitura delle zone del fronte dai "banditi", come la Divisione Hermann Goering e la 16a Divisione Panzergrenadier Reichsfuhrer SS.

Con il fronte che si avvicina alla via Emilia, l'esercito tedesco mira a ripulire le retrovie dalla presenza delle bande partigiane. Il CLNAI, che rappresenta il governo italiano nelle zone occupate, definisce il bando di Kesselring un parto "della paura per la prossima inevitabile sconfitta nazista".

Approfondimenti
  • Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, p. 88
  • Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna, settembre 1943 - aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, pp. 93-94
  • John Day, Partigiani e alleati sul fronte del Reno dal settembre 1944 all'aprile 1945, con documentazione americana, inglese e tedesca, traduzione di Bianca Branchini, in: “Nueter”, 24 (1998), p. 158
  • Lutz Klinkhammer, Stragi naziste in Italia. La guerra contro i civili, 1943-44, Roma, Donzelli, 1997, pp. 93-95
  • Giampietro Lippi, La Stella rossa a Monte Sole. Uomini, fatti, cronache, storie della brigata partigiana Stella rossa Lupo Leone, Bologna, Ponte nuovo, 1989, p. 185 (cita: 13 agosto)
  • Luciano Gherardi. Un presbitero della Chiesa bolognese negli snodi civili ed ecclesiali del Novecento, atti dei convegni di Bologna e Marzabotto (3 e 12 ottobre 2019), a cura di Simone Marchesani, Marzabotto, Zikkaron, 2020, p. 238
  • Alberto Mandreoli, Chi resta saldo. Memoria e responsabilità, Monte Sole, 1944, Castello di Serravalle, Epika, 2012, p. 117
  • 40°: 1945-1985. Alba di libertà, Bologna, ANPI provinciale, 1985, p. 18
  • Vito Paticchia, Marco Boglione, Sulle tracce della Linea Gotica. Il fronte invernale dal Tirreno all'Adriatico in 18 tappe, Saluzzo, Fusta editore, 2011, pp. 37-38, 143-144
  • Adler Raffaelli, Guerra e liberazione: Romagna 1943-1945, Bologna, Editcomp, 1995, vol. 1: Storiografia, p. 94, 130
  • Joachim Staron, Fosse Ardeatine e Marzabotto. Storia e memoria di due stragi tedesche, Bologna, Il mulino, 2007, pp. 59-63
  • Dario Zanini, Marzabotto e dintorni, 1944, Bologna, Ponte nuovo, 1996, pp. 101-103
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