La Brigata Emilia
Costituita nel marzo 1915, la Brigata Emilia (119° e 120° Reggimento Fanteria) parte il 23 maggio da Bologna, Forlì, Modena e Ravenna. Il 24 raggiunge Udine in ferrovia e il 26 è dislocata nella zona Planina-Korada.
Il 22 giugno passa l'Isonzo su un ponte di barche e attacca contro Globna-Britov. Globna è occupata il 24 con la perdita di sette ufficiali e del 30% della truppa. Per questa azione il 120° Reggimento riceve la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
A fine luglio la Brigata Emilia è schierata sul Monte Nero, in sostituzione dei reparti alpini. Il 14, il 19 e 20 agosto attacca Luznica, ma viene respinta dalle difese nemiche. I successivi, ripetuti attacchi nella zona producono numerose perdite e esigui guadagni territoriali, finchè il 15 dicembre essa lascia il settore del Monte Nero.
Nel corso del 1916, dopo un periodo a Bergogna, torna nella zona di Caporetto, sostituendo la Brigata Modena. Il 3 agosto subisce un attacco con mine, in parte evitato, e respinge il successivo tentativo di sfondamento della linea da parte degli Austriaci.
In questa serie di attacchi e contrattacchi la Brigata Emilia perde circa 350 uomini. Fino alla fine dell'anno sarà impegnata a difendere e a consolidare le posizioni raggiunte. Nel gennaio successivo sarà trasferita nella zona di Gorizia.
Nel 1916, presso il cimitero di guerra di Kamno, viene posta una grande lapide dedicata ai caduti della Brigata Emilia nella zona dei monti Sleme, Mrzli e Vodil. Qui, per l'assoluta impreparazione del Regio Esercito alla guerra di posizione, i reparti di linea hanno subito perdite altissime, soprattutto nei primi mesi di guerra.
- Arnaldo Calori, L'ora K. Raccolta di storie brevi dal fronte del Carso, riedizione a cura di Giacomo Bollini, Bologna, Comitato memorie di pietra della Grande Guerra, 2016, pp. 7-8, 230-238
- Cenno storico della Brigata Emilia. 1915-1918, s.l., Sezione cartografica della 4a Armata, 1919
- Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico, Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929, pp. 133-153