Il Comitato Civile per le Munizioni
Si costituisce in agosto il Comitato Civile per le Munizioni di Bologna. Raccoglie attorno al marchese Tanari alcuni autorevoli esponenti conservatori e vari imprenditori dell'industria meccanica.
Si pone come centro di mediazione per le officine bolognesi da coinvolgere nell'industria bellica, molte delle quali di dimensioni troppo modeste per ottenere da sole commesse statali. Alle imprese consorziate è affiancata una officina appositamente creata, la Standard, con manodopera soprattutto femminile.
L'attività del Comitato susciterà polemiche: lo si accuserà di coprire imprese poco efficienti e di dare vita a un sottobosco di favoritismi per gli esoneri dal servizio militare.
Replicando a queste illazioni, si affermerà che la partenza di soldati con particolari competenze tecniche avrebbe ostacolato la produzione bellica.
- Fabio Degli Esposti, La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918), Milano, Edizioni Unicopli, 2017, pp. 176-177