Il Comitato bolognese di preparazione civile
Per iniziativa dell'ing. Alberto Barattini, presidente del Tiro a segno nazionale e dirigente del partito radicale, nasce il Comitato bolognese di preparazione civile.
In vista di un probabile coinvolgimento dell'Italia nella guerra, si propone di curare l'addestramento militare di ragazzi non ancora sotto le armi, promuovere la formazione di corpi ausiliari specialistici (autisti, guide alpine, ecc.), formare personale per la sostituzione dei richiamati nei servizi pubblici e per l'impiego in settori in probabile espansione, come l'assistenza sanitaria e scolastica.
La presidenza è offerta al senatore Giuseppe Tanari, affiancato da alcuni notabili, quali la contessa Isolani e lo stesso Barattini.
Nonostante i promotori dichiarino di non voler "spingere il paese all'avventura guerresca", la costituzione del Comitato di preparazione è giudicato negativamente dall'amministrazione comunale e dalla "Squilla" socialista, che vi intravedono una speculazione elettorale.
- Bologna durante la guerra. L'attività del Comitato di azione civile, Bologna, Tip. P. Neri, s.d.
- Fabio Degli Esposti, La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918), Milano, Edizioni Unicopli, 2017, pp. 125-133
- Militarizzazione e nazionalizzazione nella storia d'Italia, a cura di Piero Del Negro, Nicola Labanca, Alessandra Staderini, Milano, UNICOPLI, 2005, p. 142