Gli interventisti all'assalto del municipio
Alla vigilia dell'entrata in guerra dell'Italia, un corteo di interventisti, con bandiere tricolori e vessilli di Trento e Trieste, si dirige prima lungo via Indipendenza fino al monumento di Garibaldi, poi verso il municipio, gridando: "Fuori la bandiera a Palazzo, il Palazzo è buio!".
La folla travolge il cordone di carabinieri e agenti e si riversa sugli scaloni e nelle sale. Con la tolleranza delle forze dell'ordine si apre una caccia agli assessori socialisti, che però va a vuoto.
Poco dopo, sul terrazzo dell'ingresso principale, appaiono tre bandiere, una delle quali viene fissata al davanzale, come segnale di rimprovero per l'assenteismo dell'amministrazione comunale. Si gridano slogan contro Zanardi e a favore del conflitto contro l'Austria per la conquista delle terre irredente.
Il sindaco socialista, che si è sempre dichiarato contrario alla guerra, è da tempo nel mirino degli interventisti. Già nel settembre 1914 è stato aggredito e bastonato in piazza Nettuno, mentre il 14 maggio gruppi di giovani hanno tentato di invadere Palazzo d'Accursio al grido "Socialisti beduini!".
L'interventismo cresce a Bologna grazie all'azione di alcuni gruppi politici e allo slancio di giovani studenti: radicali, repubblicani, socialisti eretici, si muovono assieme, sotto l'ombrello della massoneria.
Dall'altra parte il “colpo di mano” (A. Tasca) che porta all'intervento determina nelle classi popolari una sensazione di prevaricazione e di inganno e concorrerà nel dopoguerra ad alimentare uno stato d'animo antiparlamentare e massimalista.
- Pietro Alberghi, Il fascismo in Emilia Romagna. Dalle origini alla marcia su Roma, Modena, Mucchi, 1989, p. 52
- Enrico Bassi, Nazario Sauro Onofri, Francesco Zanardi il sindaco del pane, Bologna, La squilla, 1976, p. 112
- Giuseppe Brini, Quelli del tramway. Cento anni di vita e di lotta nella città di Bologna, Bologna, Centro Stampa ATC, 1977-1985, vol. I, pp. 121-123
- Mirco Carrattieri, Le forze politiche di fronte al 1917, in: Grande guerra e fronte interno. La svolta del 1917 in Emilia-Romagna, a cura di Carlo De Maria, Bologna, Pendragon, 2018, p. 89
- Tiziano Costa, Bologna '900. Vita di un secolo, 2. ed., Bologna, Costa, 2008, p. 61
- Tiziano Costa, Bologna durante la Grande guerra. Storie di cent'anni fa, Bologna, Costa, 2015, pp. 52-53
- Guido Crainz, Padania. Il mondo dei braccianti dall'Ottocento alla fuga dalle campagne, Roma, Donzelli, 1994, p. 148
- Francesco Zanardi. Un socialista a Palazzo d'Accursio, introduzione di Aldo Borgonzoni e Romeo Forni, Bologna, Edizioni Senza nome - AICS, stampa 1992, p. 22 (data: 25 maggio 1915)
- Gaetano Miti, Bologna il comune bottegaio: dai negozi di Zanardi all'Ente dei Consumi, Bologna, Patron, 2015, p. 29
- Nazario Sauro Onofri, Francesco Zanardi sindaco di Bologna, in Francesco Zanardi. Storia di un socialista dall'Ottocento alla Repubblica, atti del Convegno di studi, Mantova, 5 ottobre 1991, p. 146
- Rossano Pancaldi, La prima guerra mondiale a Bologna, in: "Il pensiero mazziniano", 2 (2017), p. 123
- Storia di Italo. Bologna 1914 - Monte Grappa 1918, a cura di Valeria Roncuzzi, Argelato, Minerva, 2015, pp. 37-38