La casa di riposo per attori e il collegio per figli d’artisti
Il 15 maggio aprono a Bologna la casa di riposo per vecchi artisti drammatici e il collegio-convitto per figli d’artisti, promossi dai signori Pagani e Boschi.
La sera del 28 maggio al Teatro Comunale si tiene una serata a beneficio di questa istituzione. Vi prendono parte gli artisti della Compagnia di Alamanno Morelli, la soprano Mariannina Lodi Ruggi (1850-1923) e numerosi pianisti e maestri d’orchestra.
Sotto la direzione di Luigi Mancinelli vengono eseguiti brani di Verdi, Saint-Saens, Boccherini, Bellini e Liszt, alcuni dei quali trascritti per 12 pianoforti dal maestro Gustavo Tofano.
La stessa sera è messo in vendita un Albo-Ricordo con autografi inediti dei principali autori e artisti drammatici italiani.
Il 23 giugno Ferdinando Berti interverrà alla Camera a favore della “nobilissima“ istituzione privata, sostenedo al contempo la necessità che lo Stato “intervenga a completarla”.
- Camera dei deputati, Atti del Parlamento italiano. Discussioni, Roma, eredi Botta, 1880, vol. 1., p. 678
- Cronaca degli istituti di previdenza, in: “Rivista della beneficenza pubblica e degli istituti di previdenza”, 1 (1880), p. 95
- Luigi Bignami, Felice Romani, Cronologia di tutti gli spettacoli rappresentati nel Gran teatro comunale di Bologna. Dalla solenne sua apertura 14 maggio 1763 a tutto l'autunno del 1880, Bologna, presso l'Agenzia Commerciale, 1880, pp. 218-219
- Due secoli di vita musicale. Storia del Teatro Comunale di Bologna, a cura di Lamberto Trezzini, 2. ed., Bologna, Nuova Alfa, 1987, vol. 2., Sergio Paganelli, Repertorio critico degli spettacoli e delle esecuzioni musicali dal 1763 al 1966, p. 108
- Paolo Ferrari, Viribus Unitis, in: “L’Arte Drammatica”, 11, 14 gennaio 1880, p. 1