Enrico Ferri professore all'Università
Enrico Ferri (1856-1929), giovane avvocato di S. Benedetto Po (MN), laureato nel 1877 a Bologna, con una tesi dal titolo Della proporzione fra le pene e i delitti, diventa professore di diritto penale all'Alma Mater.
E' allievo di Ardigò e di Lombroso ed è destinato a una brillante carriera a Siena, Pisa e Roma: sarà il più importante rappresentante del positivismo nell'ambito del diritto penale e della sociologia criminale.
Acquisterà fama nazionale nel 1886, facendo parte, assieme a Giuseppe Ceneri e a Ettore Sacchi, del collegio di difesa nel processo di Venezia contro gli imputati per i moti contadini delle Boje.
Nello stesso anno sarà eletto in Parlamento nel Partito radicale, poi aderirà al Partito socialista: partendo da posizioni moderate, arriverà a capeggiare la corrente intransigente, contraria alla partecipazione dei socialisti nei governi "borghesi" e sarà conosciuto come "il Demostere di Montecitorio".
Sarà direttore del quotidiano socialista l'"Avanti!" dal 1903 al 1908, avvicinandosi però negli ultimi anni della sua vita al fascismo e a Mussolini.
- Luigi Arbizzani, Le lotte bracciantili alla fine del XIX secolo e gli inizi del socialismo nelle campagne, in Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1987-1991, vol. V, p. 84
- Marco Bortolotti, Le tesi in contrappunto, in: "Saecularia Nona. Università di Bologna 1088-1988", 11 (1993), p. 26
- Vittorio Emiliani, Libertari di Romagna. Vite di Costa, Cipriani, Borghi, Ravenna, Longo, 1995, p. 121
- Francesco Zanardi. Un socialista a Palazzo d'Accursio, introduzione di Aldo Borgonzoni e Romeo Forni, Bologna, Edizioni Senza nome- AICS, stampa 1992, pp. 11-14
- Università degli studi di Bologna, Monumenti ed iscrizioni. Palazzo centrale, Accademia delle Scienze dell'Istituto, Biblioteca, Facoltà e loro istituti, a cura di Ferdinando Rodriquez, Bologna, Tipografia Compositori, 1958, p. 77