Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

25 luglio 1869

Il Partito degli Azzurri vince le elezioni

Il Partito degli Azzurri, espressione di una coalizione di forze progressiste, vince le elezioni amministrative. Il comitato "Galvani", guidato da Camillo Casarini, approfitta anche di una vivace polemica giornalistica lanciata dal "Monitore" di Franco Mistrali contro i minghettiani.

Il Consiglio comunale rinnova radicalmente la sua rappresentanza: dei 60 eletti solo 20 risultano riconfermati e solo 14 appartengono a quella consorteria di nobili e possidenti, che ha governato la città dopo l'annessione.

Il nuovo ceto politico è costituito da industriali, commercianti, professionisti, professori universitari e soprattutto medici, capaci di sottoporre con insistenza all'attenzione del Consiglio la questione igienica, da cui la città è afflitta.

La nuova coalizione propone la riforma del Regolamento degli impiegati municipali, la riorganizzazione della biblioteca comunale, la promozione degli scavi archeologici alla Certosa. E' fautrice della laicità delle istituzioni e dell'apertura alle nuove realtà associative, quali la Società Operaia e quella Artigiana.

Emergono personalità attinte soprattutto dal mondo universitario, appartenenti alla Società Democratica (o Unione Democratica) e alla risorta Massoneria bolognese: Quirico Filopanti, Giosuè Carducci, Pietro Loreta, Giuseppe Ceneri, Enrico Panzacchi.

Nell'aprile 1870 sarà nominato sindaco Camillo Casarini, già componente della Giunta provvisoria del 1859 e poi deputato al parlamento del Regno.

La maggioranza consigliare bolognese appare come un caso anomalo sul piano nazionale, dove domina la Destra liberale.

Approfondimenti
  • Aurelio Alaimo, L'organizzazione della città. Amministrazione comunale e politica urbana a Bologna dopo l'unità (1859-1889), Bologna, Il mulino, 1990, pp. 138-148
  • Aldo Berselli, Bologna nello stato unitario, in Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale Aiep, 1990, vol. IV, p. 23
  • Mirella D'Ascenzo, Istruzione popolare e biblioteche circolanti a Bologna nel secondo Ottocento. Il caso della Lega bolognese per l'istruzione del popolo, in: Editoria e lettura a Bologna tra Ottocento e Novecento. Studi e catalogo del Fondo di storia dell'editoria dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna, Bologna, Istituto Gramsci Emilia-Romagna, 1999 , pp. 92-93
  • Mirella D'Ascenzo, La scuola elementare nell'età liberale. Il caso Bologna, 1859-1911, Bologna, Clueb, 1997, pp. 104-106
  • Pier Paolo D'Attorre, La politica, in Renato Zangheri, Bologna, Roma, ecc., Laterza, 1986, p. 71
  • Alberto Preti, Democrazia e sviluppo industriale in Emilia-Romagna. Contributo alla storia della realtà regionale fra Ottocento e Novecento, Imola, University press Bologna, 1984, p. 75
  • Valeria Roncuzzi, Mauro Roversi Monaco, Bologna s'è desta! Itinerario risorgimentale nella città, Argelato (BO), Minerva, 2011, pp. 123
  • Lo Studio e la città: Bologna 1888-1988, a cura di Walter Tega, Bologna, Nuova Alfa, 1987, p. 308
  • Marco Veglia, Dal mito alla storia. L'Università di Bologna dal 1860 al 1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 173
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