L'edilizia popolare

Una norma del piano regolatore (del 1955) consente di realizzare l'edilizia popolare anche in zona agricola, allo scopo di espropriare i terreni a prezzi più bassi. Il risultato è la disseminazione delle residenze sociali nelle località più lontane della periferia: il villaggio Due Madonne sulla via Emilia Levante e quello di Foscherara ai confini orientali e sud-orientali con San Lazzaro, il quartiere in fondo a via Massarenti verso Castenaso con il suo ingiustificabile grattacielo, i primi insediamenti del quartiere Barca verso Casalecchio e alla fine di via Emilia Ponente il villaggio INA Case di Borgo Panigale. Un dura segregazione territoriale, che i lavoratori inquilini pagano pur d'avere un alloggio a prezzi sociali.

(G. Campos Venuti, Storia illustrata di Bologna, Milano 1990, vol. V, pp. 83-84)