copertina di Un'ultima stagione da esordienti

Un'ultima stagione da esordienti

La squadra materasso alla riscossa Palla lunga, chiappe strette, e pedalare! Questa è l’unica tattica di cui disponga la sgangherata squadretta di calcio protagonista di questo romanzo divertentissimo, frizzante e profondo. Niente uniformi scintillanti né sacche ultimo modello: il campetto di casa è solo ghiaia e polvere, con divieto di tirare toppo forte, perché dietro la porta c’è l’orto del frate (che è anche prof di religione e mette note sul diario anche d’estate), e per le trasferte c’è un furgone inguardabile, la Regina dello Sterrato, e un testone di cinghiale imbalsamato per portafortuna, da appendere alla panchina. Ma si gioca senza interruzione dall’alba a notte fonda, con le torce se necessario, e la formazione è da competizione: il portiere vola coi suoi vecchi guanti da giardiniere, i due gemelli giocano con le cuffiette nelle orecchie per gasarsi con le chitarre degli AC/DC, a quasi tutti si stacca il numero sulla schiena, le scarpe sono troppo piccole o troppo grandi, e il peggio sono i vecchi del bar: se perdete, almeno lasciate tatuati i tacchetti sui polpacci degli avversari! Un ultimo straordinario anno da esordienti aspetta la squadra più sgangherata della bassa romagnola. E alle “amichevoli” sarebbe meglio cambiare nome...