copertina di Un bacio per mio fratello
Adrien Albert

Un bacio per mio fratello

traduzione di Manon Le Bourg

dai 3 anni

Questo albo è la testimonianza di come si possa raccontare di sentimenti e affetto senza cadere in stereotipi o banalizzazioni, articolando una narrazione ricca di sorprese e di colpi di scena.

La storia inizia a fine della giornata in cui Tobia si è recato in città a trovare il fratellino Simone. I due conigli siedono, poco prima di salutarsi, in un locale vicino alla fermata dei pullman a sorseggiare acqua e menta e a ricordare gli eventi della bella giornata trascorsa insieme. La narrazione degli eventi è assolta, su una doppia pagina, da 18 riquadri che ci mostrano, in un ritmo incalzante e irresistibile, i coniglietti che vanno in giostra, guardano una ruspa al lavoro, salgono sulle scale mobili, sfrecciano in monopattino, si provano parrucche, vedono un film 3D: tutte attività che, i piccoli lettori concorderanno, possono rendere davvero perfette le ore.

Presi dai racconti non vedono il pullman arrivare e la fretta fa sì che non riescano a darsi un bacio di saluto. Tobia è molto triste perché sa che i baci per suo fratello sono molto importanti.
Tobia non sa che una serie di eventi e accidenti -  un masso in mezzo alla strada, una torta rovesciata addosso, gli artigli di un rapace che lo afferrano, lo scoppio di candelotti di dinamite, la caduta su un pendio nevoso e poi in un lago - finiranno per riportarlo in città, proprio davanti alla porta del fratello.

L’albo ha moltissime qualità, prima di tutto un ritmo narrativo che si basa sull’essenzialità del testo e su una disposizione delle immagini che ammicca al fumetto: vignette a tutta pagina, gabbie regolari o irregolari, strisce che si susseguono nelle pagine costringendo a variare il ritmo dello sguardo e quindi della lettura. Anche l’uso dei colori, tutti a forte contrasto, fa da controcanto a una storia di coniglietti affettuosi creando un effetto straniante e piacevole.

Il ritmo che ci guida nella lettura è pure sostenuto dalle espressioni di tutti i personaggi, dai coniglietti, alla guidatrice dell’autobus, dai passeggeri al rapace, dal pescatore all’uomo in attesa del pullman: ognuno è caratterizzato in un modo così preciso che non ci si può astenere dal soffermarsi su ogni espressione.

È uno di quegli albi che può diventare misura della capacità di narrare da una parte e dall’altra di penetrare l’infanzia nei suoi interessi, nei suoi affetti, nella possibilità di accogliere quello che viene.

Il suo autore lo conosciamo bene perché ci ha dato altri albi imperdibili e amatissimi dalle piccole lettrici e lettori della biblioteca come Al fuoco! Al fuoco! e Papà sulla Luna. Il libro si presta a essere letto in piccoli gruppi o nella lettura a due: occorre essere ben vicini alle pagine per appassionarsi alla ricchezza di dettagli e alla scansione delle immagini.