Stephen Crane

Stephen Crane Originario di Newark (New Jersey), era il quattordicesimo e ultimo figlio del ministro metodista. Durante l’Università, più che per gli studi dimostra interesse per il baseball, il football e per la cittadina di New York City’s Bowery, conosciuta per i numerosi postriboli e per le case da gioco. Gli esami non vanno per il meglio, ma è in questo periodo che comincia a collaborare come giornalista free-lance per il New York Tribune, iniziando quell’attività che rimarrà sempre la sua principale fonte di guadagno. All’inizio del 1893 scrive la prima versione del suo secondo romanzo: Il segno rosso del coraggio, pubblicato l’anno dopo sia negli Stati Uniti, dove diventa un bestseller, sia in Inghilterra dove raccoglie molti consensi. Crane, che non ha mai vissuto direttamente la guerra, memore delle lezioni di storia impartitegli da John B. Van Patten (ufficiale durante la guerra civile americana), ricostruisce con realismo, in una prosa vivida ed impressionistica che evidenzia l’assurda logica della guerra, le vicende di un giovane soldato. Hemingway ha definito il romanzo come “uno dei migliori libri della nostra letteratura”. Nell’ultimo anno di vita soffre per i crescenti attacchi di tubercolosi, aggravati dall’intenso lavoro cui si sottopone. Come fosse posseduto, continua a scrivere senza sosta. Il 5 giugno del 1900 muore all’età di soli ventotto anni in un sanatorio della Foresta nera, in Germania. Bibliografia Il segno rosso del coraggio, Garzanti Il passo della giovinezza : racconti, SugarCo Racconti del West, Sellerio Maggie, ragazza di strada, Newton La prova del fuoco, Einaudi La morte e il bambino : racconti della guerra civile americana, Mondadori Il mostro, Marsilio
Cerca sue opere nel catalogo