John Ronald Reuel Tolkien

John R. R. Tolkien Noiosissimo professore di Oxford, con una vita regolare e senza eventi eclatanti, fortemente avverso a tutte le invenzioni tecnologiche, che chiamava diavolerie. Si era appassionato già da giovanissimo alle lingue, in particolare a quelle antiche, e dimostrò abilità incredibili sia scuola che nei suoi passatempi: non solo conosceva il celtico, il gallese, il gotico, il finnico, ma si dilettava a inventare lingue nuove, dotate di regole grammaticali e sintattiche. Non si può dire che fosse ben visto dai suoi colleghi professori: pur insegnando all’università più prestigiosa del mondo, infatti, non dedicava il suo tempo a saggi e pubblicazioni accademiche; finite le lezioni, si rinchiudeva a leggere e scrivere di strani mondi. Non solo, con l’amico Lewis, autore delle Cronache di Narnia, fondò un club stranissimo, formato da uomini di una certa età che tutti i giovedì sera si ritrovavano a parlare di fantasy, genere praticamente sconosciuto e considerato da ragazzini. Con il successo de Lo Hobbit, Tolkien si aprì la strada per quello che è diventato uno dei libri più conosciuti e letti, nonostante la mole: Il Signore degli anelli. Bibliografia Lo Hobbit, Adelphi Il signore degli anelli, Bompiani Le avventure di Tom Bombadil, Bompiani Albero e foglia, Bompiani Il Silmarillon, Bompiani Il cacciatore di draghi, Bompiani
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