copertina di La notte

La notte

Sopravvivere all’Olocausto La testimonianza di un adolescente che sopravvive ai campi concentrazionari di Auschwitz e Birkenau. Figlio di un rabbino,  non ha mai messo in dubbio l’esistenza di Dio. Con la deportazione e la prigionia tutto si capovolge, e Dio, per lui e non solo, muore definitivamente.  All’inizio, per la comunità, l’idea che sia in corso un programmatico sterminio degli ebrei è priva di fondamento, troppo insensato per essere vero. La tragedia, infatti, li coglie completamente di sorpresa e impreparati. L’esperienza del ghetto e, poco dopo, del campo di concentramento,  mostra invece che la follia dell’uomo può prevalere sulla ragione. Chi si salva,  non sfugge semplicemente alla morte,  ma vive la condizione del “sopravvissuto”.  «Avremo scordato tutto: la morte, la fatica, i bisogni naturali. Più forti del freddo e della fame, degli spari e del desiderio di morire, condannati ed erranti, semplici numeri, eravamo gli unici uomini sulla terra».