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La storia di Sayo

È il 1945 quando Sayo e sua figlia Miyako devono lasciare il Giappone. Al marito è arrivato il foglio rosso, l'esercito lo chiama e lui non può che arruolarsi. Il Giappone non è più un posto sicuro, devono partire. Impacchettano una vita e salgono su una nave che le porterà nel nord della Cina, a Dairen dalla sorella Aiko. Durante i primi tempi le cose non vanno male, la guerra sembra ancora lontana, si continua a trovare il modo di divertirsi. Miyako gioca con i cugini e la fame viene tenuta a freno, con qualche aiuto i soldi arrivano e il cibo è poco ma ancora sufficiente. La guerra finisce ma le cose peggiorano, i giapponesi sono trattati in modo disumano dalla popolazione cinese. Sayo e la sorella cominciano a vendere quello che hanno per far mangiare i bambini. Sayo è una donna forte, combatte per mettere in salvo la famiglia, difende i figli e ciò in cui crede. Senza perdere la speranza e la dignità. Neanche per un minuto smette di credere al ritorno del marito e al fatto che il loro inferno prima o poi dovrà finire.