copertina di La guerra di Millie
Karen Cushman

La guerra di Millie

traduzione di Angela Ragusa
Mondadori, 2024
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dagli 11 anni


San Diego 1941: in Europa c’è la guerra e la nonna muore dopo aver regalato a Millie, 12 anni appena compiuti, un taccuino per disegnare. Questo basta e avanza per trasformare quel raggio di sole di Millie in una ragazzina ombrosa e arrabbiata. Il taccuino diviene il Libro delle Cose Morte, dove vengono disegnati pesci e animali morti, annotati i nomi di chi non c’è più, in un incessante lavoro di catalogazione di cose tristi.

Millie ama stare nella baia di fronte a casa, dove tutti la conoscono e può fare amicizia con Rosie, che si è trasferita dalla zia, ma nel frattempo la paura della guerra cresce sempre di più fino a che gli Stati Uniti non entrano effettivamente in conflitto contro il Giappone. Mentre tutti cercano di fare del proprio meglio, Mille finisce per chiedersi se la combattiva nonna Tillie sarebbe stata contenta di come lei affronta quel momento.
Millie cresce nei sei mesi raccontati nel romanzo, malgrado l’antipatico vicino di casa Schify, la gelosia per la sorellina lagnosa che somiglia a Shirley Temple e le stranezze della prozia Edna, che la costringe a dormire con i fratelli più piccoli. 
Come sempre accade nella vita, cose tristi e cose divertenti sono mescolate insieme, ed è quanto succede alla famiglia McGonigle proprio in questo romanzo.

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