copertina di L'isola

L'isola

Un mattino, gli abitanti dell’isola trovarono un uomo sulla spiaggia, là dove le correnti e il destino avevano spinto la sua zattera. L’uomo li vide e si alzò in piedi. Non era come loro. Bastano poche cose per essere diverso; basta addirittura non far niente, non dire niente, restare praticamente immobili per un’intera storia per attirare le paure, l’orrore di un villaggio. Un uomo nudo, senza parole, senza un documento viene trovato una mattina sulla spiaggia di un’isola. Gli abitanti del luogo, gli uomini, si interrogano sul da farsi: cosa si può fare con uno straniero, pallido, magro, senza abiti, senza le braccia tornite e le pance prominenti dei paesani dell’isola. Si può accogliere o lo si può ignorare, non ci sono altre strade. All’uomo tocca il grande dono della compassione e viene “tratto in salvo“dal mare, accompagnato in città con i forconi spianati. Potrebbe essere il riparo o un incubo peggiore di quello che può essere il naufragio. Isola è un luogo separato dal resto del mondo, un pezzo di terra circondato dalla bellezza del mare in cui ci si può murare vivi come dentro una tetra ma protettiva e rassicurante fortezza.