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Io dentro gli spari

La mafia è una cosa cattiva e va combattuta. Questo lo hai capito. Sembra invincibile ma non lo è, perché è fatta di persone come noi. Nessun gruppo umano che usa come arma il male è invincibile, se si vuole veramente combatterlo. Ma servono persone che abbiano passione e lottino per la vita con la stessa intensità con cui lottano quelli che vogliono distruzione e morte. Santino è piccolo, un bambino che corre veloce e sta comodo sulle spalle di papà. Vive in un piccola paese in provincia di Palermo. Un giorno va con il papà e il nonno a un appuntamento importante. Mentre sono lì ad aspettare, Santino scende dalla macchina per inseguire una pecora bianca. La mafia gli uccide il papà e il nonno davanti agli occhi. Il bambino è l'unico testimone di quello che è successo. Appena si riprende, viene interrogato dalla polizia più volte, deve già scegliere da che parte stare. Tacere per non diventare infame come gli dice zio Turì o aiutare il magistrato Francesco a combattere la mafia? Lucio ha undici anni, vive a Livorno e ama il mare. È piccolo, ma è già lui il capo famiglia, il papà non c' è e la mamma da un po' non esce neppure di casa. È Lucio che bada alla sorellina Ilaria e alla casa. Quando è stanco ma stanco davvero scrive al Cacciatore, il suo migliore amico, lettere che non spedisce mai sapendo che lui da lontano continua a proteggerli. Lucio e Santino sanno troppe cose, troppi segreti, entrambi scelgono di non dimenticarli, di stare dalla parte giusta anche se nati in quella sbagliata.