copertina di Il rogo

Il rogo

Mondadori, 2013

Ogni cosa mi appariva inevitabile. Il male esalava da me col mio respiro. Avevo sempre fatto con diligenza tutto quello che il parroco e Nat mi avevano detto di fare: recitare le preghiere, togliermi dalla mente il pensiero del fuoco, essere una figlia obbediente. (...) Ma non era servito a nulla. Ormai le tenebre che avevo nell'anima stavano traboccando e nulla poteva fermarle.


Inghilterra, XV secolo. Per tutti, Isabel è Issy la Bruciata, la figlia del Diavolo. Per se stessa, è un mistero. È giunta dal Nord che aveva due anni, un nome, il volto ustionato e un sogno di fuoco. Non fa che sognarlo, il fuoco. Violento, soffocante, assoluto. Nessuno, nemmeno il padre adottivo, è mai riuscito a spiegarle il sogno. Tutti pensano, però, che il sogno sia il ricordo del posto da cui Isabel viene e dove tornerà: l'Inferno. Tanto che quando la vecchia strega Demdyke la reclama come sua apprendista, nessuno si stupisce, nemmeno Isabel. Era predestinata a condurre una vita da strega, fatta di stenti e malefici. Isabel non vorrebbe andare con la vecchia Demdyke, ma se tutti avessero ragione? Se il sogno del fuoco fosse realmente il segno della sua appartenenza a Satana? Chi può sapere di lei e del suo passato, se nemmeno lei ricorda nulla? Eppure, quando ormai sembra non avere scelta, Isabel troverà sulla sua strada una persona che saprà ricordarle il passato e offrirle un futuro diverso.