copertina di I ragazzi della 56°strada

I ragazzi della 56°strada

Caslevecchi, 2011

"Quando sei un ragazzo, tutto è nuovo, è l'alba. È solo quando ti sei abituato a tutto che fa giorno. Come la storia che ti piacciono i tramonti, Pony. Ecco l'oro. Resta così, è un bel modo di essere."

I Socials e i Greasers sono due gang di ragazzi che si contendono i quartieri di una piccola città americana. Sono sempre in guerra, una guerra basata su divisioni sociali e di classe, che diventano anche differenze di pensiero; due mondi divisi dalla ricchezza, due categorie distinte che non comunicano se non con coltelli e cazzotti.
Da una parte i Socials, familiarmente detti "Socs": pieni di soldi, con belle macchine e strepitose ragazze, a cui tutto sembra essere consentito e che non hanno problemi apparenti in famiglia e a scuola. Dall'altra parte i Greaser: la gente dei sobborghi, perennemente costretta ad affrontare la vita facendo affidamento soltanto sulle proprie forze. La voce narrante è Ponyboy, un Greaser, ragazzo di quattordici anni pieno di allegria e con una grande passione per i libri e i film. La sua vita è scandita da un rapporto conflittuale con il fratello maggiore Darry, da pomeriggi con la banda passati a sfottersi a vicenda ridendo di ogni cosa e dalle costanti battaglie con i ragazzi "perbene". È proprio durante uno dei tanti scontri che il suo migliore amico, Johnny, si spinge oltre uccidendo per errore un giovane. In fuga dalla polizia, Ponyboy e l'amico, trovano rifugio in una vecchia chiesa diroccata e lì vivono giorni intensi sopravvivendo solo con le loro forze, tutto sembra un idillio fino a quando un terribile incendio sconvolge le loro vite.