copertina di Genesis

Genesis

Io sono il mezzo attraverso il quale l'universo è arrivato a conoscere se stesso. Io sono la cosa che nessuna macchina potrà mai fabbricare. Io sono il significato. Anax studia da mesi e si prepara da una vita per quest'esame. Vuole entrare in Accademia. Vuole trasmettere tutta la passione che la muove e tutto l'impegno che l'ha condotta fino a lì. La scelta dell'argomento da presentare alla commissione è per Anax inevitabile, si tratta di Adam un giovane ribelle che ogni bambino ha studiato già dalle prime classi. Può sembrare scontato ma c'è qualcosa in questo personaggio che ancora deve venire alla luce. Inizia la prova e si trova di fronte tre esaminatori mai visti prima. Il colloquio dura cinque ore, ogni ora viene interrotta e fermata, le viene concessa una pausa. Dalle pagine , indirettamente, ci arriva la storia di Anax e della sua Era che lei stessa definisce la migliore possibile. Dalle sue parole si delinea una società chiusa e controllata, dove i concetti di verità e di storia hanno assunto significati arbitrari. Nella protagonista percepiamo però una fiducia pura e intatta perché protetta. Il romanzo si sviluppa esattamente come un esame, a ogni domanda arriva una risposta e come ogni esame tiene fermi sulla sedia in attesa di un verdetto che sembra assomigliare molto ad un successo. Ma Anax scopre di non sapere tutto e di non immaginare tutto. Seguire le sue risposte fa venire voglia di indagare e di conoscere una storia a fondo, perché da ogni storia, ancora e sempre, puoi rimanere sorpreso, coinvolto.