copertina di Hago de voz un guerpo
Maria Baranda

Hago de voz un guerpo

New Horizons › menzione
Messico, FCE, 2007
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L’arte dell’illustrazione trova nell’opera di Gabriel Pacheco uno di quegli spazi che raramente si mostrano agli occhi dei fruitori. È, quello di Pacheco, un mondo estremamente composito dove si accumulano citazioni, brandelli, ritagli, squarci, assemblaggi, collages. È un modo di operare che illustra bene la poesia, anch’essa basata su citazioni e su illuminazioni. Ma l’illustrazione che Pacheco predilige è poi quella che guarda fissamente a un intero universo tipografico, perché proprio questo universo fece nascere la potenza vera dell’illustrazione, intesa come uno spazio ampio, ma sempre dilatabile, dove tutto può condensarsi entro immagini assolutamente esemplari. Nulla è vietato a chi opera così: un vecchio giornale fornisce un’idea, un oggetto condensa in sé il mondo, un gioco grafico riassume un discorso. La grande lezione del surrealismo ha del resto proprio questi stessi fondamenti.