copertina di Peck Peck Peck
Lucy Cousin, Walker Books, 2013
Dai 2 anni
in lingua inglese

Peck Peck Peck Lucy Cousin, Walker Books, 2013 Dai 2 anni in lingua inglese

La copertina di questo libro è piena di buchi e subito ci chiediamo se il picchio che appare in basso a destra abbia qualcosa a che fare con questi. Il titolo del libro ci fa pensare che debba essere proprio così perché Peck peck peck è proprio l’onomatopea del suono prodotto da un picchio che fa i buchi. La storia comincia così: Today my daddy Said to me, It’s time you learnt To peck a tree E’ la prima volta per picchio, ma subito, peck peck peck, fa un buco nel tronco. E poi fa anche un buco nella staccionata, nella porta, e fa man mano sempre più buchi nelle pagine del libro e dappertutto in casa: nell’ingresso buca il tappeto, la giacca, la poltrona, e poi buchi negli abiti, in bagno, nei cibi, si ubriaca di buchi. Finché non arriva l’ora di andare a letto, con un bacio di papà picchio. È un libro perfetto per la lettura ad alta voce ai piccolissimi, a un bimbo o a gruppi di bambini, anche se non conoscono la lingua inglese. Le illustrazioni di Lucy Cousins sono chiare, con colori accesi a campiture uniformi, oggetti definiti dal contorno nero e molti dettagli, su pagine di grande formato. Il testo, lessicalmente ricco, è in rima, la grafica stessa dà indicazioni di lettura: le parole su cui soffermarsi, quando accelerare o rallentare. L’onomatopea del picchio è ripetuta a ogni pagina, quasi a ogni buco, così i bambini possono ripeterla, indicando i buchi o indovinando quali sono i buchi che corrispondono alle parole del testo. Ma ci sono tanti modi di leggere quest’albo e rileggendolo se ne potranno inventarne di nuovi: l’adulto può leggere il testo e il bambino fare peck peck col suo dito sugli oggetti, si possono contare i buchi di ogni pagina, si può far finta di fare nuovi buchi, si possono nominare oggetti che sono nelle illustrazioni ma non nel testo. E poi, perché no, si può anche cominciare ad andare in giro per casa col proprio ditino a fare peck peck su nuovi oggetti, da nominare in qualsiasi lingua.