copertina di Ninna no
Chiara Carminati, Massimiliano Tappari, Lapis, 2019
dai primi mesi

Ninna no Chiara Carminati, Massimiliano Tappari, Lapis, 2019 dai primi mesi

Dopo A fior di pelle, Chiara Carminati e Massimiliano Tappari tornano con un altro quadrotto cartonato, frutto ancora una volta del riuscito binomio fra poesia e fotografia. La struttura della doppia pagina riflette la presenza dei due codici: a sinistra troviamo dodici ninne nanne di Chiara Carminati, a destra osserviamo dodici fotografie di Massimiliano Tappari, che ritraggono oggetti quotidiani, eppure sorprendenti. Nelle fotografie Tappari coglie nelle forme, in un sasso, una tasca, uno spremiagrumi o una caffettiera, il delinearsi di tante facce diverse: espressioni buffe, sorprese, arcigne o assonnate, visi tondi, allungati o spigolosi. Le ninne nanne di Chiara Carminati sono compagne preziose che conducono i bimbi e i genitori in quel rito intimo e condiviso che è la soglia tra sonno e veglia e ne scandiscono il tempo con ritmo, allitterazioni e una scelta di parole sapiente e mai scontata. Ninna no gioca sul contrasto occhi socchiusi-orecchie drizzate, quando il sonno sta per prendere il sopravvento ma la voglia di esplorare e scoprire è ancora troppa per lasciarsi domare: le ninne nanne accolgono e accompagnano i piccoli verso il riposo, mentre le immagini, in un contrasto che è solo apparente, solleticano ancora la loro curiosità.