copertina di Nel mio giardino il mondo
Irene Penazzi, Terre di Mezzo, 2019
dai 4 anni

Nel mio giardino il mondo Irene Penazzi, Terre di Mezzo, 2019 dai 4 anni

Attendevamo la pubblicazione in Italia di questo albo senza parole che è stato pubblicato lo scorso anno in Francia, nonostante l’autrice sia italiana. L’attendevamo perché si tratta di un libro prezioso in grado di raccontare l’infanzia senza stereotipi, banalizzazioni o sbavature, un libro che potrà essere goduto dai piccoli che cercheranno la storia nelle figure, ma anche ai grandi che con loro leggeranno, grazie alla sua capacità di evocare con nitidezza e pulizia. Ci sono due bambine e un bambino e c’è un giardino. Gli adulti non compaiono, ma si avverte, là fuori, la loro presenza, la loro vita quasi parallela a quella del giardino. Il giardino è popolato di oggetti e di animali: carriole, sedie, funi, innaffiatoi, damigiane, teli, attrezzi,galline, uccelli, gatti, colombe, rane, talpe, conigli. Ogni cosa occhieggia fra alberi e piante. I bambini si muovono in questo mondo brulicante in una incessante attività. Si tratta di bambini costruttori che modellano tane, rifugi, ripari. Attorno a tutto questo fare e costruire, che si intuisce progettato e desiderante, scorre un tempo circolare, quello delle stagioni che si susseguono. Gli alberi che nelle prime pagine mostrano foglioline rade, diventano con lo sfogliare fitti di foglie e punteggiati di frutti. Al rigoglio dell’estate seguono i venti e i colori dell’autunno e, sempre se si prosegue nello sfogliare, la neve. Questi bambini appaiono allo stesso tempo naturalmente inseriti nel ciclo che non si ferma e compresi nell’istante che stanno vivendo, istante che l’illustrazione ferma, ma che fa presagire quelli passati e presentire quelli futuri. La costruzione delle doppie pagine dà un piacevole ritmo variato al guardare, abbiamo doppie pagine in cui i bambini e le loro occupazioni emergono da uno sfondo bianco, pagine che invitano il lettore a proseguire, e doppie pagine in cui i bambini e le loro attività sono inserite in un brulicare di dettagli, che spingono a soffermarsi, a ben guardare, a cercare; altre presentano invece varie scene che illuminano azioni e parti del giardino. Si tratta di una narrazione ricchissima che si presta a numerose riletture, da fare in due, un grande e un piccolo o in un gruppo piccolino, ma anche, una volta che si conosce il libro, in completa autonomia.