copertina di In punta di piedi
Christine Schneider, Hervé Pinel, Orecchio Acerbo, 2019
dai 4 anni

In punta di piedi Christine Schneider, Hervé Pinel, Orecchio Acerbo, 2019 dai 4 anni

In punta di piedi è una storia notturna e delle storie notturne ha le inquietudini, i silenzi, i rumori e i misteri. Protagonista è in qualche modo la casa in cui si muovono i piccoli protagonisti. Ci appare, fin dai risguardi, nelle belle illustrazioni di Hervé Pinel, immersa nell’oscurità, velata di luci e ombre che celano o svelano. Bisogna ben guardare per accorgersi che i quadri di questa prima immagine rappresentano animali selvaggi. Bernardo e Clara vengono colti dalla fame nel mezzo della notte e allora lasciano il lettone in cui stanno dormendo per avviarsi in punta di piedi verso la cucina. Sono a casa dei nonni e scendono cauti le scale per non farsi sentire. Scendiamo con loro, li guardiamo muoversi sullo sfondo di tappezzerie sempre diverse che ci segnalano il passaggio da una camera all’altra. Sembra di muoversi all’interno di una stanza delle meraviglie, le ombre rivelano maschere africane, vasi di ogni dimensione, quadri, candelabri, busti, statue. Ci vuole cautela a muoversi nel buio, a non farsi sentire dal nonno e dalla nonna che leggono ma che, a ogni rumore, si alzano per vedere cosa stia succedendo. Forse, si dicono, è stato il tucano a fare cadere la maschera, e quel rumore sordo l’ha di sicuro provocato il grosso elefante che si nasconde in fondo alle scale; nemmeno si stupiscono, i nonni, quando trovano una tigre che lecca il latte dal pavimento della cucina. Sembrano non vedere, invece, i bambini che si appiattiscono nel buio. Il succedersi degli eventi sarebbe chiaro anche senza il testo, che, però, contribuisce a rendere un ritmo all’andare dei bambini nella casa buia. Senza testo ce ne staremmo lì a guardare ogni immagine a lungo per scoprire misteri e dettagli. Invece andiamo avanti leggendo un po’ in punta di piedi, sottovoce, e quando, alla fine, i bambini tornano a letto, non siamo sicuri di cosa sia davvero successo, di cosa davvero nella casa sia presenza o immaginazione. È qualità dei grandi libri il sapere lasciare dietro di sé mistero. Qui, allora, possiamo rileggere molte volte, per cercare di cogliere segni e indizi che ci indichino dove situare la linea incerta fra realtà e finzione, fra ciò che si comprende e ciò che è incomprensibile.