copertina di Il carretto di Max
Barbro Lindgren, Eva Eriksson, Bohem, 2018
dai 2 anni

Il carretto di Max Barbro Lindgren, Eva Eriksson, Bohem, 2018 dai 2 anni

Si tratta di un quadrotto cartonato con gli angoli delle pagine stondati, adatto a essere maneggiato e sfogliato dai più piccoli. Fu pubblicato in Svezia nel 1986 ed è frutto del lavoro di una grande scrittrice e di una brava illustratrice. La storia si organizza a partire da un momento comune alla vita dei piccoli, quello del gioco. Sono tanti i libri dedicati a bambini alle prese con le prime sequenze narrative che prendono il via dalla quotidianità, ma questo si distingue dalle tante proposte in cui manca un'invenzione narrativa capace di dare piacere a grandi e piccoli. La struttura delle pagine si ripete praticamente invariata: nella prima doppia pagina vediamo il testo a sinistra e l'immagine a destra, poi ogni pagina che segue ospita un'illustrazione e una riga di testo. La lettura prende il ritmo di un rimpallo: ogni frase ci porta a verificare nell’illustrazione ciò che il testo ha enunciato e ogni immagine ci mostra un gesto. Max è il protagonista, lo vediamo spingere un carretto e fermarsi in ogni pagina per aggiungere un oggetto al carretto che sta spingendo: il cane, la palla, la macchinina, il biscotto. È una struttura ad accumulo che rende facile prevedere ciò che succederà. Gli oggetti iniziano a cadere, il cane li raccoglie e li pone, nuovamente, nel carretto. Il meccanismo di ripetizione viene interrotto da una sorpresa finale che si pone come una domanda. Il testo non esplicita quello che è avvenuto. È il lettore che deve attivarsi e desumere, ed è proprio da questa necessità che scaturisce il piacere.