copertina di Gita sulla Luna
John Hare, Babalibri, 2019
dai 4 anni

Gita sulla Luna John Hare, Babalibri, 2019 dai 4 anni

Gita sulla Luna è un albo senza parole che racconta, attraverso le immagini, di una classe che parte dalla stazione spaziale con uno scuolabus, che già vediamo rappresentato nella copertina, giallo come tanti altri, ma molto simile a una navicella spaziale. John Hare ha la capacità di costruire una narrazione complessa e articolata senza avvalersi del testo. Le bambine e bambini protagonisti sono celati da tute spaziali e caschetti, eppure i loro stati d’animo sono perfettamente comprensibili grazie alla composizione dell’immagine e al modo in cui l’illustratore sottolinea la gestualità dei personaggi. Già dalla copertina è possibile intuire che un bambino si distingue dal resto della classe, rimane indietro e il volto non ancora coperto dal casco è diverso da quelli felici dei compagni. Sfogliando le pagine diventa sempre più chiaro che sarà lui il piccolo protagonista della storia, sempre qualche passo indietro, distratto a disegnare mentre il resto della classe esplora dune e crateri lunari, così concentrato sui suoi pastelli a cera da non accorgersi che lo scuolabus riparte senza di lui. In quella che sembra una solitudine assoluta, appaiono, attratti dal protagonista e dalle sue matite colorate, vari piccoli alieni. I toni lunari del grigio che fino a questo momento hanno riempito le pagine accolgono dettagli colorati, disegni e graffiti che iniziano a decorare la superficie della Luna. La struttura delle pagine e l’utilizzo di riquadri e inquadrature diverse dà alla lettura un ritmo variato: ci sono doppie pagine a fond perdu, pagine singole con o senza cornice, divisioni più inusuali all’interno della stessa pagina, immagini tonde che richiamano forse la visione monoculare delle creature lunari. Ogni soluzione non sembra mai casuale: la piega del libro enfatizza da una parte la separazione del protagonista dal resto della classe e dall’altra il contatto con gli esseri alieni. L’assenza di testo, unita a una ricca attenzione per l’immagine, permette di amplificare la storia e lo spazio per la lettrice e il lettore, che a ogni rilettura può scoprire dettagli e rimandi sempre nuovi. Sarà dunque la lettura di questo libro a essere una gita, un’esplorazione tra le illustrazioni di John Hare.