copertina di 1984

1984

Combattere il Grande Fratello C’è chi sogna mondi migliori, le Utopie, c’è chi descrive i peggiori incubi. Forse 1984 è la più terribile tra tutte le Distopie, cioè le Utopie negative. Winston Smith vive in un mondo ordinatissimo, dove nulla è fuori posto, tutti sono atletici ed educati. Però si è osservati giorno e notte dalle pareti di casa e dell’ufficio, nelle strade e nei momenti intimi. Ci si sveglia e qualcuno controlla che tutti facciano ginnastica, poi colazione e tutto il resto; è il Grande Fratello, un’entità nascosta che guida la vita, obbliga ad essere felici, ad insultare i nemici durante i Due Minuti d’Odio collettivi imposti dal Partito. In questo mondo perfetto non si può leggere, scrivere, pensare, perché la psicopolizia è feroce e incarcera chi riflette troppo. Anche amare o ricordare è considerato sovversivo. Winston, con l’aiuto di Julia, capisce che quello non è vivere, e tenta eroicamente di ribellarsi ad un mondo terrificante. Ma oggi sappiamo che nemmeno la mostruosa fantasia di Orwell aveva potuto prevedere che il suo Grande Fratello sarebbe diventato, più di cinquanta anni dopo, un degradante show televisivo seguito in tutto il mondo da milioni di persone, e che quei milioni di persone sarebbero diventate, per volontà propria, loro stesse il Grande Fratello.