il papà di Topolino

Spero soltanto che non ci si dimentichi di una cosa. Che tutto è cominciato da un topo.
Walt Disney

Il 5 dicembre del 1901 nasce a Chicago un genio assoluto del Novecento, destinato a regalare al mondo creature meravigliose frutto di una smisurata fantasia: il leggendario Walt Disney.

L'infanzia felice e spensierata che rappresenta nelle sue opere è più frutto di proiezione che di ricordi, però: quarto di cinque figli, dopo il trasferimento dei genitori in Missouri cresce lavorando nei campi. Ma diventa ancora più dura quando si trasferisce con la famiglia a Kansas City, la grande città in cui aiuta il padre a consegnare i giornali a notte fonda. Pochi attimi di riposo strappati clandestinamente e poi via, a scuola.

In queste condizioni, l'unica via di scampo dall'autorità paterna è l'arruolamento per la prima guerra mondiale. E' il 1918. A guerra finita, Walt conosce - a quanto pare lavorando in un' agenzia pubblicitaria - Ubbe Eert Iwerks, straordinario disegnatore destinato ad affiancarlo a lungo.

E' infatti con lui che Walt ottiene ottimi risultati quando, assunto come ritagliatore di immagini alla Kansas-City Ad, si ostina a fare esperimenti con una cinepresa presa in prestito. La bravura c'è, il capitale no. Ed è qui che corre in aiuto il fratello di Walt, Roy. Grazie al suo finanziamento, viene aperto uno studio che realizza gli storici Laugh-o-grams, Alice Comedies e Oswald The Lucky Rabbit, il coniglio anello di congiunzione tra Felix The Cat di Otto Messmer e il venturo Topolino.

E' la Universal, a quel tempo gestita dall'abile affarista Margareth Winkler, a capire per prima il grande potenziale economico della novità. Fintanto che è lei a guidare la società, Disney e Iwerks si ritengono soddisfatti anche sul piano economico, e ne approfittano per espandere lo studio assumendo nuovo personale. Quel che non sanno è che la Winkler è in procinto di sposarsi, e che col suo futuro marito il pugno si farà di ferro. E' sul coniglio Oswald che avviene la battaglia più dura, con i creativi dello studio Disney messi alle strette dallo spregiudicato imprenditore perché passino sotto il suo vessillo.

I soli a rifiutare di tradire Walt sono gli amici degli esordi: Les Clark, Johnny Cannon, Hamilton Lusky e - naturalmente - Ub, che decidono di reagire al ricatto creando un personaggio tutto loro.

Orecchie accorciate, coda trasformata, qualche altro piccolo ritocco ed ecco a voi...Mickey Mouse. Il primo prodotto in cui compare, sudato al ritmo di 700 disegni al giorno (di Ub) e punteggiato da gag interessanti (di Walt) è Plane Crazy (L'aereo impazzito). Il 18 novembre 1928 - quando un breve cartone animato chiamato Steamboat Willie (Willie del vapore) segue un film di guerra al Colony Teather di New York, è il tripudio.

E' con Mickey Mouse che Disney entra nelle pagine d'oro del libro di Hollywood. Riceve l'Oscar - il primo di 31 - per il film Flowers and trees del 1932. Il 1937 è l'anno del primo grande classico dell'animazione Disney: Biancaneve e i sette nani.

Il 15 dicembre 1966 un collasso cardiocircolatorio stronca il genio visionario, dopo una carriera strabiliante punteggiata da successi come Zorro e Disneyland.

La sua popolarità in tutto il mondo è basata sulle idee che il suo nome rappresenta: immaginazione, ottimismo e successo costruito da solo.