Tenzin Gyatso

immagine tratta da: Dalai Lama, Lungo il sentiero dell'illuminazione: consigli per vivere bene e morire consapevolmente, Milano, A. Mondadori, 2006
"Se incontriamo qualcuno crudele di natura, rozzo, maleducato e sgradevole, la nostra reazione abituale è di evitarlo, e in tali situazioni, il nostro interesse affettuoso per gli altri è costretto a diminuire. Invece di permettere al nostro amore per gli altri di affievolirsi pensando a quanto sia malvagia questa persona, dovremmo considerarla come un oggetto particolare di amore e di compassione e averla a cuore come se avessimo trovato un prezioso tesoro, difficile da scoprire."
da: Dalai Lama, Verso il nirvana: come ottenere la perfetta felicità, Milano, Oscar Mondadori, 2006, p. 100

Capo spirituale del principale ordine del buddhismo tibetano, è nato in territorio oggi cinese. Riconosciuto da bambino, conformemente alla tradizione religiosa del suo paese, come reincarnazione del XIII Dalai Lama, è poi divenuto anche capo di stato del Tibet. Nel 1950 la sua situazione muta a causa dell'invasione cinese: il nuovo regime si dimostra ostile sia al suo potere spirituale che a quello temporale. Nel 1959 va in esilio e comincia a diffondere il suo insegnamento in tutto il mondo. Nel 1989 vince il premio Nobel per la pace per la campagna nonviolenta svolta per la liberazione del suo paese dalla dominazione cinese.