Una battaglia decisiva

Immagina lo spettacolo ripugnante
che dovette offrire il campo di battaglia
dopo lo scontro.
Una piana coperta di morti martoriati.
La terra resa molle dal sangue dei morti.
Cani randagi che si aggirano lentamente
tra i cadaveri, saziati da un orrendo pasto.
E in cielo, uccelli che volteggiano
aspettando il loro turno ...

(M. Petrucci)

Il fumetto di Michele Petrucci racconta un evento storico decisivo per la sorte del mondo, accaduto nel 207 a.C. sul fiume Metauro, nelle Marche.

Ricordi ancora vivi di un fatto, che sconvolse per sempre la pace di quei luoghi. I fantasmi dei tanti soldati morti quel giorno vagano ancora per la valle, lungo il fiume, tra gli ulivi.

Asdrubale - il Fulmine - portò i suoi uomini lontano dalla Spagna, la Terra dei Conigli, li spinse attraverso le Alpi, dove lo conduceva il cuore e la ragione: "decine di migliaia di uomini costretti a cibarsi di noci, castagne e uva passa per un tempo che non sembrava finire mai".

I messaggeri che il generale cartaginese mandò al fratello Annibale furono intercettati e i suoi piani divennero noti. Il console Nerone mise in atto un piano pazzesco: portò i suoi soldati a tappe forzate - oltre 60 km al giorno di marcia - dalla Puglia alle Marche in pochi giorni, creando una superiorità decisiva dell'esercito romano rispetto a quello cartaginese.

La seconda guerra punica ebbe una svolta dalla battaglia sul Metauro, la prima vinta dai Romani in campo aperto dall'inizio delle ostilità. Dopo aver visto rotolare ai suoi piedi la testa del fratello, Annibale ebbe la consapevolezza di non poter placare la sua sete di vittoria bruciando Roma. Per lo storico Creasy quella del Metauro è una delle quindici battaglie più decisive della storia.