Letteratura albanese

L'Albania, come altri paesi balcanici che conobbero la dominazione ottomana, ha vissuto in ritardo, rispetto all'occidente, alcune stagioni letterarie, come, per esempio, quella rinascimentale.
E' solo a partire dal XIX secolo che, affrancandosi progressivamente dal giogo ottomano, questo paese ha sviluppato una letteratura in cui si fondono le varie anime e tradizioni albanesi, quella cattolica, quella ortodossa e quella islamica. La letteratura albanese fu spesso coltivata in esilio da scrittori che fuggivano da regimi illiberali e mortificanti. Una caratteristica, quest'ultima, che ha connotato anche la produzione del secondo dopoguerra, di cui è simbolo Ismail Kadarè. Tra gli scrittori recenti, protagonisti del risveglio della letteratura albanese dopo la caduta del regime comunista di Hoxha, vi sono Ornela Vorpsi, figlia di dissidenti, e l'appartato e malinconico Fatos Kongoli. Negli ultimi anni si è affermata una letteratura albanese d'emigrazione, di cui fanno parte tra gli altri Elvira Dones, Gezim Hajdari e Ron Kubati, giovani albanesi che raccontano l'estero in cui vivono.