don Giulio Salmi

Giulio Salmi venne ordinato sacerdote il 19 dicembre 1943 dal cardinale Nasalli Rocca. Pochi giorni dopo divenne il cappellano della Pro. Ra. (Pro Rastrellati), addetto al conforto di quanti furono rinchiusi nel campo di smistamento delle Caserme Rosse. Operando costantemente per la salvezza dei prigionieri, a rischio della vita, venne infine cacciato a calci dalle SS nell’ottobre ‘44, dopo che i nazisti si accorsero che le sue omelie contenevano messaggi per i rastrellati e indicazioni per l’evasione. Più tardi ottenne nuovamente il permesso di portare conforto ai prigionieri concentrati nella caserma di artiglieria a Porta D’Azeglio. Nel dopoguerra don Salmi fu riconosciuto partigiano e insignito della medaglia d’oro dei comuni e delle provincie di Bologna e Lucca.