il dopoguerra a bologna

"I lauti profitti dei grandi complessi industriali produttori di materiale bellico non furono affatto utilizzati per favorire un rapido processo di riconversione industriale. Al contrario preferirono buttare sul lastrico migliaia di lavoratori. Lasciarono languire migliaia di piccole e medie aziende ... la fine del secondo conflitto mondiale trovò il Paese assai più provato, in quanto era stato percorso dalla guerra in tutta la sua lunghezza ... migliaia di fabbriche rase al suolo, le infrastrutture - ferrovie, strade, ponti, ecc. - messe in buona parte fuori uso".

Anna Zucchini, Linceo Graziosi, Gli anni difficili, Rastignano (Bo), 2001, pp. 202-203