Bjornstjerne Bjornson
Bjornstjerne Bjornson nasce l’8 dicembre del 1832 a Kvikne. Considerato il più importante drammaturgo norvegese dopo Ibsen, ha partecipato alle lotte politiche assumendo talvolta posizioni radicali. Nel 1903 ha ricevuto il premio nobel per la letteratura, muore a Parigi nel 1910. Al centro della sua opera ritroviamo i temi legati alla scienza, al progresso e al rapporto tra lavoratore e imprenditore. Figlio di un parroco di campagna di origine contadina, in molte delle sue opere ritrae la vita rurale dei suoi luoghi d’origine.
Bjornstjerne Bjornson, Torino, UTET, 1967
Kjartan Flogstad
Kjartan Flogstad nasce il 7 giugno del 1944 a Sauda. Ha fatto l’operaio e il marinaio prima di raggiungere il successo nel 1977 con il romanzo Dollar Road, un ampio ritratto della trasformazione dei villaggi norvegesi da società rurale a industrializzata. Sempre molto compassionevole con la classe operaia, nelle sue opere utilizza uno stile che si rifà al realismo magico e che a volte lo fa assimilare agli scrittori latino americani. Poeta e saggista, nelle sue opere: impegno politico, fatti reali e fantastici sono raccontati con humour e arguzia.
Kjartan Flogstad, Dollar road, London, Louisiana State University Press, 1989
Erik Fosnes Hansen
Erik Fosnes Hansen nasce il 6 giugno 1965 a New York. Ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Oslo, dove ha collaborato con uno dei quotidiani norvegesi più importanti, l’ “Aftenposten”. Pubblica all’età di venti anni il suo primo romanzo, Falketårnet, una storia ambientata nel Medioevo che lo segnala all’attenzione del pubblico. Dopo cinque anni
esce Corale alla fine del viaggio, la sua opera più famosa che verrà anche tradotta in 29 paesi.
Nel 1998 viene pubblicato Attimi di segretezza un libro in cui Hansen coniuga storie e personaggi appartenenti a luoghi ed epoche lontane, descrivendo scenari che vanno dai meravigliosi fiordi norvegesi a un’isola remota, dominata da un faro, nella Svezia di fine Ottocento.
Erik Fosnes Hansen, Attimi di segretezza. La notte, Milano, Mondadori, 2000
Knut Hansum
Knut Hansum nasce il 4 agosto del 1859 a Lom, nel 1920 riceve il nobel per la letteratura e muore nel 1952 a Noerholm. Figlio di contadini del nord della Norvegia, fece svariati mestieri sia in patria che negli Stati Uniti prima di ottenere il successo letterario con il libro Fame. Quasi tutte le sue opere giovanili hanno come protagonisti degli eroi romantici, coinvolti in tragiche storie d’amore e studiati dal punto di vista psicologico. Nel 1894 ha scritto il romanzo Pan, che rappresenta l’esaltazione romantica del ritorno alla natura misteriosa e grandiosa del Nord. Nelle sue opere ritroviamo il modello dell’eroe-viandante, simbolo di anarchica libertà dell’individuo ma anche di invincibile solitudine.
Knut Hansum, I Capolavori: Pan, Un viandante canta in sordina, Cespugli, Siesta, Vittoria, Terra favolosa, Fame, Roma, Casini, 1963
Bergljot Hobæk Haff
Bergljot Hobæk Haff nasce a Botne il 1 maggio del 1925. Fa il suo esordio nel campo della letteratura contemporanea nel 1956 con l’opera La valanga. Ha ricevuto diversi premi ed è una delle scrittrici norvegesi più originali e amate in patria. Le trame delle sue opere si svolgono spesso sullo sfondo di epoche storiche drammatiche (ad esempio durante dei periodi di guerre o durante l'Inquisizione) e spesso si ispirano a miti e leggende popolari. Nel romanzo Il rogo del 1962 ritroviamo le ambientazioni di un villaggio sperduto nelle valli del Nord della Norvegia carico di quell’atmosfera misteriosa tipica delle leggende narrate intorno al fuoco.
Bergljot Hobæk Haff, Il rogo, Milano, Iperborea, 1999
Erlend Loe
Erlend Loe, nasce a Trondheim il 24 maggio del 1969, è uno dei più originali giovani scrittori norvegesi. Prima di trasferirsi a Oslo, dove abita e lavora, ha vissuto in Francia e in Danimarca. Sceneggiatore e autore di libri per bambini, è diventato scrittore di culto nei paesi scandinavi con il romanzo Naif.Super tradotto poi in oltre 10 lingue. Nel romanzo Doppler: vita con l’alce si racconta la storia di un uomo che in seguito ad una caduta cambia la sua visione del mondo e decide di stabilirsi in una tenda nel bosco alle porte di Oslo, dove vivrà per vari mesi in compagnia di un cucciolo di alce con l’intenzione di portare avanti una sua personale e silenziosa guerra contro l’ambizione del mondo circostante.
Erlend Loe, Doppler: vita con l'alce, Milano, Iperborea, 2007
Cora Sandel
Cora Sandel, pseudonimo di Sara Fabricius, nasce il 20 dicembre del 1880 a Oslo e muore nel 1974 a Uppsala. Ha vissuto la maggior parte della sua vita in Francia e in Svezia. Dopo aver cercato senza alcun successo di diventare una pittrice, all’età di quarantasei anni ha pubblicato Alberte og Jabob il primo libro di una trilogia dedicata al personaggio di Alberta che le diede subito fama e successo. In seguito ha pubblicato altri romanzi, dove descrive sia la vita di provincia in Norvegia sia l’esperienza parigina, e una serie di racconti che sono considerati tra i maggiori della letteratura norvegese.
Cora Sandel, La bambina che amava le strade, Giano, 2003
Sigrid Undset
Sigrid Undset nasce il 20 maggio del 1882 a Kalundborg, in Danimarca, ma la sua famiglia si trasferisce a Oslo quando aveva due anni. Nel 1909 scrive La saga di Vigdis, una storia ambientata all’epoca dei vichinghi e anch’essa incentrata sull’orgoglio del personaggio femminile che non accetta alcuna imposizione alle sue scelte di vita. Fra il 1920 e il 1922 pubblica in tre parti il suo capolavoro Kristin, figlia di Lavrans, un romanzo storico che narra la vita di una donna in Scandinavia durante il Medio Evo, che le varrà il Premio Nobel per la letteratura nel 1928. Costretta alla fuga durante l’invasione nazista, si stabilì a New York fino a quando nel 1945 rientrerà in patria, a Lillehammer, dove morirà nel 1949.
Sigrid Undset, Kristin figlia di Lavrans in Sigrid Undset Torino, UTET, 1967
Tarjei Vesaas
Tarjei Vesaas nasce il 20 agosto del 1897 a Vinje, muore a Oslo nel 1970. Di famiglia contadina, ritrasse il mondo rurale della sua regione, il Telemark, in diversi romanzi di ispirazione simbolista scritti in lingua nynorsk (neonorvegese). I primi racconti come Huskuld il messo (del 1924) e I cavalli neri (del 1928) si ricollegano alla tradizione realistica e popolare mentre l’analisi psicologica, il disegno di trame simboliche e il conflitto tra le forze del male e la volontà di vita e di riscatto caratterizzano i libri successivi. Il perdigiorno del 1957 è la storia di un minorato incapace di inserirsi nella società ma sensibilissimo alle voci della natura.
Tarjei Vesaas, Il perdigiorno, Milano, Feltrinelli, 1963
Herbjørg Wassmo
Herbjørg Wassmo nasce il 6 dicembre del 1942 a Vesteralen, nel nord della Norvegia. Dopo aver lavorato come insegnante, raggiunge il successo nel 1981 con il romanzo La veranda cieca per il quale riceve anche il Premio della Critica. Seguono altri due romanzi, sempre legati al personaggio della adolescente Tora, come La stanza muta e Cielo a nudo, che le vale nel 1986 il Premio del Consiglio Nordico. Abile nel tratteggiare la natura e la mentalità della sua terra, nelle sue opere si occupa di problematiche come l'oppressione dell'individuo nella società, il rapporto fra vittima e carnefice e di temi come la forza creatrice della fantasia e la capacità umana di sperare.
Herbjørg Wassmo, Dina, signora di Reinsnes, Firenze, Giunti, 2005
per approfondireDal mondo delle saghe a quello di Sofia: la letteratura norvegese in traduzione italiana, a cura di Massimo Ciaravolo, Cristina Falcinella, Giovanna Paterniti e Ann-Margritt Sevold, Milano, Iperborea, 1999