Voli cavalli e bici - Dalla Montagnola all'Arcoveggio

Sulla collina artificiale della Montagnola, divenuta nel 1805 per volere di Napoleone Bonaparte un geometrico e simmetrico giardino con viali ad anello, si svolsero nel secolo XIX le attività sportive e ricreative più in voga: le corse dei cavalli al trotto e quelle dei velocipedi. Assieme ad esse i voli in pallone ed altri spettacoli popolari come il circo, i fuochi d'artificio, il carnevale.

Nel 1888 sui terreni Davia fuori porta San Felice venne edificato, su iniziativa dei fratelli Zappoli, il primo vero ippodromo dedicato al trotto. Il galoppo, invece, si corse a lungo ai Prati di Caprara, per far posto, all'inizio del Novecento, ai primi voli in aeroplano.
Nel 1932 fu infine costruito l'ippodromo dell'Arcoveggio, vasto e modernissimo impianto voluto dell'ex podestà Leandro Arpinati, allora stretto collaboratore di Mussolini. Lo stesso anno venne allestito un campo di equitazione ad ostacoli ai giardini Margherita.