Football rossoblu - Dalla Cesoia al Littoriale

Il primo campo del Bologna Football Club, nato nel 1909, fu un pezzetto della piazza d'armi dei Prati di Caprara, concesso dall'autorità militare.

Poco dopo i “matti dietro alla palla” si spostarono alla Cesoia, dalla parte opposta della città, vicino alle cliniche universitarie del Sant'Orsola. Qui per la prima volta vennero issate porte permanenti. Per accedere al campo, però, si doveva scendere una scala a pioli.

Il 30 novembre 1913 fu inaugurato, con un vibrante discorso del poeta-tifoso Giuseppe Lipparini, il campo di gioco dello Sterlino, fuori Porta Santo Stefano, ricavato nel parco della villa Hercolani. Il terreno era leggermente in salita e questo costituiva in genere un vantaggio per la squadra di casa.

Finalmente il 31 ottobre 1926 Mussolini in persona inaugurò a Bologna il “primo anfiteatro della rivoluzione fascista”, voluto da Leandro Arpinati, cioè il grande impianto del Littoriale, ritenuto uno degli stadi più moderni d'Europa, ma simile come aspetto alle antiche Terme di Caracalla.

Nel 1929 allo stadio venne aggiunta, su disegno dell'arch. Giulio Ulisse Arata, l'imponente Torre di Maratona, alta oltre 40 metri.