Bologna elettrica: Galvani e l'Istituto delle Scienze

“Bologna non fu elettrica solo per magia ... Mai come in questa città, sulla base di radicate concezioni illuministe e positiviste, la scienza venne intesa come patrimonio di tutta la collettività. Di qui l'impegno dei mecenati e della pubblica amministrazione, che consentirono alla ricerca scientifica di uscire dai luoghi deputati per entrare nel vivo di una città ancora scossa dal crollo dei suoi commerci ed intrecciare con essa, con la scuola e le sue realtà produttive, nuovi e proficui rapporti”

(Bologna l'elettrica. Guida ai luoghi in cui furono svelati i segreti dell'elettricità, Bologna 2000, p. 4)