Giulio Cesare Croce

"Figlio di fabbri ferrai, perse il padre a sette anni. Fu mandato allora a Castelfranco Emilia presso uno zio, pure lui fabbro, che cercò di dargli un'istruzione affidandolo a un "valentissimo pedante", il quale, anziché Dante e Virgilio, gli insegnò a forza di strigliate, rimproveri e botte che non c'era modo, per un figlio del popolo, di elevarsi culturalmente. Lo zio ne ricavò la seguente verità: "Noi non siam nati per essere dottori"."

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Emiliano romagnoli nel mondo